“Riuscita e partecipata, la manifestazione odierna per dire no alla decisione del Comune di Porto Venere di vendere terreni e fabbricati patrimonio dell’umanità. I cittadini sono stati chiari: al sindaco totiano hanno ricordato che quei beni appartengono alla collettività e non devono essere svenduti (perché a ben vedere di questo si tratta) a chi vuole cementificare una perla del Mediterraneo, sottraendo alla comunità beni che furono a suo tempo comprati affinché se ne facesse un uso pubblico. Il copione del centrodestra sia riscritto nell’interesse dei cittadini e non del privato, che qui vuole solo speculare”. Lo dichiara il consigliere regionale del M5S Paolo Ugolini, che questa mattina ha partecipato alla manifestazione pubblica di chi si oppone alla messa all’asta del terreno pubblico su cui sorge il cosiddetto giardino pantesco di Porto Venere.
“Francamente – e conclude – non si capisce come faccia certa politica al potere a continuare ad affermare che i liguri sono felici di come si stia amministrando la cosa pubblica: la voce che si leva dalle manifestazioni come quella odierna è di tutt’altro avviso. È stato infatti detto l’ennesimo no alle scelte scellerate di chi pensa solamente agli affari privati e non alla collettività”.