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Era iniziata nel 2007

E’ finita la complicata storia di “Sarzana Patrimonio e Servizi”, chiusura con 2,7 milioni di perdite

Il Comune ha chiesto formalmente la cancellazione della partecipata che negli intenti avrebbe dovuto valorizzare il patrimonio immobiliare dell'ente.

Comune di Sarzana

Si è chiusa dopo quattordici anni la poco entusiasmante storia della società partecipata del Comune di Sarzana “Sarzana Patrimonio e Servizi”. Sps era stata infatti costituita il 30 luglio del 2007 con la finalità di valorizzare il patrimonio immobiliare dell’ente che lo scorso 30 dicembre 2021,  in qualità di socio unico, ne ha formalmente chiesto la cancellazione dal Registro delle Imprese presso la Camera di Commercio scrivendo la parola ‘fine’ sulla Srl. Si è chiuso così un lungo e complesso percorso che ha influito nella storia della città e che, 14 anni dopo, stando ai risultati di esercizio della società, somma circa 2milioni e 700mila euro di perdite.

“Si è chiusa finalmente una pagina buia della storia di Sarzana, la partecipata disastro SPS, che in quattordici anni di vita è riuscita soltanto ad accumulare milioni di debiti sulle spalle dei sarzanesi e ingessare il presente e il futuro di ampie parti di città – dichiara il sindaco Cristina Ponzanelli. – È stato un lavoro complesso, che abbiamo concluso nell’indirizzo che avevamo dato ai sarzanesi e al Consiglio comunale, cercando di ricucire una ferita ancora troppo aperta per questa città a causa di disastrose operazioni finanziarie e urbanistiche che non hanno portato nessun vantaggio alla città, ma soltanto debiti. Ringrazio in particolare l’assessore alle partecipate Daniele Baroni per l’impegno e la competenza con cui ha affrontato e risolto dal nostro insediamento a oggi questo intricato groviglio finanziario, giuridico e amministrativo, il Consiglio comunale e il liquidatore nominato dal Tribunale Prof. Roberto Barontini per il lavoro svolto con serietà e rigore. Purtroppo siamo ancora costretti a fare i conti col passato, e i sarzanesi lo continueranno a fare per i prossimi vent’anni per i debiti che saranno ancora costretti a portare sulle loro spalle, ma ora possiamo finalmente guardare avanti e costruire un futuro per le aree ferroviarie e per Sarzana”.

“Lo scorso 30 dicembre – aggiunge dal canto suo l’assessore Daniele Baroni – nel corso dell’assemblea dei soci, è stata deliberata l’approvazione del bilancio finale di liquidazione con piano di riparto e cancellazione della società Sarzana Patrimonio e Servizi Srl dal Registro delle Imprese. È stato preso atto dell’esito delle operazioni effettuate nell’ultimo biennio, che si sono sostanziate nell’attuazione dell’indirizzo del Consiglio comunale nell’acquisto delle aree ferroviarie del gruppo FFSS, nella vendita degli ultimi lotti delle aree Tavolara, nella estinzione dei debiti residui dei mutui e degli oneri pregressi e nell’atto finale di assegnazione dei beni al Comune di Sarzana delle stesse aree ferroviarie. Un risultato importante per la città, che mette definitivamente la parola fine a una società che in 14 anni ha accumulato 3,85 milioni di euro di debiti nei confronti dell’Ente, a fronte dei quali, in sede di chiusura della società, al Comune sono state assegnate le aree ex FFSS stimate in 966mila euro di valore e circa 100mila euro trasferiti a saldo parziale dei suddetti debiti”.
Si chiude così un capitolo poco felice della recente storia amministrativa della città che negli anni ha fatto parlare – molto – la politica ma anche gli enti preposti come la Corte dei Conti che nel 2019 aveva evidenziato “l’antieconomicità della scelta di costituire e affidare la gestione del proprio patrimonio immobiliare ad una apposita società”.

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