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A sorpresa

Le Terapie intensive ritornano al di sotto del 20 per cento, la Liguria resta in zona gialla

Personal ospedale periodo Covid-19

La Liguria non cambia colore. Un po’ a sorpresa il tasso di occupazione dei letti di Terapia intensiva cala al di sotto della soglia del 20 per cento, attestandosi a 19,5 per cento, consentendo così di scongiurare, almeno per ora, il passaggio in zona arancione. A mantenere la fascia di colore sono tutte le regioni italiane, comprese Lombardia e Calabria, che insieme alla Liguria era ritenute a rischio di passare in arancione.

Per nessuna, quindi, c’è stato il superamento dei tre parametri che implicano il cambio di colore e l’inasprimento delle restrizioni, soprattutto per i non vaccinati. In particolare per l’ingresso in zona arancione è necessario registrare un’incidenza superiore ai 150 casi per 100mila abitanti, una percentuale dei posti letto occupati nei reparti ordinari oltre il 30 per cento e un tasso di occupazione dei reparti di Terapia intensiva superiore al 20 per cento. Come detto la Liguria si ferma a un passo dal superamento dell’ultimo parametro, registrando un 19,5 per cento, mentre per quanto riguarda gli altri due punti i numeri sono ben oltre i valori limite. Ma è sufficiente un solo parametro rispettato per non passare al ranking successivo. Nei giorni scorsi la Liguria mostrava Terapie intensive occupate al 21 per cento e ricoveri nei reparti pari al 31 per cento e visto il trend di crescita per tutti gli ospedali il balzo in arancione sembrava scontato: con un colpo di reni il dato delle Terapie intensive è migliorato, mentre quello dei ricoveri ha continuato a peggiorare, arrivando al 34,2 per cento.

Le altre regioni in predicato di cambiare colore, ovviamente in peggio, sono la Lombardia (15 per cento delle Terapie intensive e al 34,2 per cento delle aree mediche), le Marche (Terapie intensive al 23,9 per cento). Nella provincia di Trento i reparti con malati gravi sono occupati al 27,8% in Piemonte al 21,7%, in Veneto al 18,7%.

Restano in zona bianca
– Valle d’Aosta
– Emilia-Romagna
– Toscana
– Umbria
– Abruzzo
– Molise
– Puglia
– Basilicata
– Campania
– Sardegna

Restano in zona gialla
– Calabria
– Friuli Venezia Giulia
– Lazio
– Liguria
– Lombardia
– Marche
– PA Bolzano
– PA Trento
– Piemonte
– Sicilia
– Veneto

Rischiano di passare in giallo:
– Abruzzo
– Emilia Romagna
– Toscana
– Valle D’Aosta (42,4%di occupazione nei reparti non gravi: la soglia è 15%)

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