LA REDAZIONE
Scrivici
PUBBLICITÀ
Richiedi contatto
Politica

Pci: “Il Comune di Porto Venere sta portando avanti una svendita del patrimonio pubblico”

Porto Venere, il Comune prosegue nella svendita del patrimonio pubblico: in “svendita” un uliveto di 10.000 mq di inestimabile valore paesaggistico facente parte del Parco Naturale e in “valorizzazione” l’edificio delle storiche scuole di Porto Venere.
Avevamo già denunciato l’anno scorso la scellerata politica di svendita del patrimonio pubblico perpetrata dalle amministrazioni Cozzani nei quasi 9 anni di mandato.
Una serie di svendite e valorizzazioni di beni pubblici che in questi ultimi giorni si è nuovamente intensificata  con imprevista accelerazione, è stata infatti bandita l’asta per vendere un pezzo di parco naturale, 10.000 mq di uliveto posto sopra il castello e la grotta Byron acqusito dal Comune nel 1981 e sono state avviate le procedure per “valorizzare” l’edificio delle storiche scuole di Porto Venere, immortalate anche in un corto di Ermanno Olmi nel 1956, trasformate in ostello e centro di educazione ambientale solo 15 anni fa.
Una politica esclusivamente mirata solo alla bieca rendita che non vede partecipe nella gestione del patrimonio ne il Comune in maniera diretta ne tramite le due società negli anni create appositamente, ma solo cessioni a vario titolo verso privati.
In passato le amministrazioni hanno sempre lavorato all’acquisizione di patrimonio pubblico con l’intento, magari non sempre raggiunto, di accrescere il valore  anche identitario e culturale della comunità, realizzando in alcuni casi e non con poche difficoltà esempi virtuosi.
Oggi lo schema è completamente invertito si evitano onori e soprattutto oneri dell’amministrare un territorio e il suo patrimonio mettendolo sul mercato invece di tutelarlo e preservarlo in ragione dei suoi valori, storici, ambientali e paesaggistici.
Crediamo sia giunto il momento che cittadini, associazioni e partiti facciano sentire la propria voce affinché si metta fine a questa politica di svendita anche culturale del territorio e si prospetti l’avvio di una nuova stagione di tutela di un patrimonio inestimabile giustamente inserito fra quelli tutelati dall’Unesco.
Il Partito Comunista Italiano, rappresentato a livello comunale dal compagno consigliere comunale Fabio Carassale all’interno del gruppo di opposizione “Porto Venere Bene Comune”, che ha  anche recentemente lanciato la proposta dell’istituzione di una Riserva Naturale Statale con l’obiettivo di una vera  e propria tutela del territorio, è disponibile ad una ampia mobilitazione.
Matteo Bellegoni
Segretario Federazione della Liguria
Partito comunista italiano
leggi anche
Giardino Pantesco, Castello Doria e promontorio di San Pietro a Porto Venere
Domenica mattina
“Non si vende il paradiso”, manifestazione pubblica a Porto Venere contro al vendita del giardino pantesco
Giardino Pantesco, Castello Doria e promontorio di San Pietro a Porto Venere
Il caso di via della crocetta
Una petizione per mantenere pubblico il “giardino pantesco” di Porto Venere
Giardino Pantesco, Castello Doria e promontorio di San Pietro a Porto Venere
A porto venere
Alienazione di via della Crocetta, Legambiente scrive alla Soprintendenza