L’amministrazione comunale di Santo Stefano intende potenziare la videosorveglianza sul traffico veicolare. Lo ha annunciato oggi in consiglio comunale il vice sindaco e assessore alla Sicurezza, Jacopo Alberghi, nel corso del dibattito su una mozione, presentata dal gruppo di opposizione ‘Uniti per cambiare’ con la consigliera Eleonora Aiesi, volta all’incremento della videosorveglianza a contrasto di abbandono di rifiuti e criminalità (spaccio, corse notturne di auto, atti vandalici i reati indicati nelle premesse del testo). “Su espressa indicazione del comandante della Municipale, sarebbe utile – e su questo stiamo lavorando e vorremmo continuare a lavorare – andare a implementare la videosorveglianza con telecamere posta agli ingressi del territorio santostefanese, lato Aulla e lato Sarzana, nonché presso il raccordo autostradale: in questo modo avremmo una mappatura completa del flusso veicolare che interessa il territorio comunale, con vantaggi anche per la sicurezza stradale”.
Attualmente, ha spiegato Alberghi, le telecamere di videosorveglianza sono 31 (“sono passate da 18 a 31 in cinque anni), “disposte essenzialmente per monitorare il traffico veicolare”. Questa la loro collocazione: 6 dalla rotatoria della Fabbrica; 4 alla rotatoria all’altezza del Cmd; 4 in Piazza Garibaldi; 2 lungo la Via Cisa all’altezza della medesima piazza; 3 dalla rotatoria della stazione ferroviaria; 4 dall’isola ecologica; 3 dalle scuole di Via Tavilla; 2 al cavalcavia della Ceramica, 2 al Parco 2 giugno; una a Ponzano superiore. “Il comando dispone inoltre di una telecamera mobile che viene utilizzata nel corso di particolari indagini, come quelle relative all’abbandono di rifiuti, rivelandosi spesso di grande utilità”. Per quanto concerne le nuove telecamere che Palazzo civico ha idea di installare, come detto, agli imbocchi del territorio comunale e in zona raccordo, si tratterà, ha illustrato Alberghi, di apparecchi di diversa tipologia rispetto a quelli attuali. In particolare, la volontà è puntare su occhi elettronici in grado di riconoscere le targhe rilevando altresì in automatico l’eventuale mancanza di assicurazione e/o revisione. “Costano di più, ma offrono tecnologie più avanzante e consentono in prospettiva di rendere più sicura la circolazione”, ha osservato il vice sindaco.
La menzionata mozione di ‘Uniti per cambiare’, al termine di un partecipato dibattito, è stata bocciata (voto contrario della maggioranza, favorevole della forza politica proponente e del capogruppo di ‘Salute e ambiente’ Luciano Mondini). “Un testo che ha finalità condivisibili e condivise, come dimostrano le azioni di questa amministrazione – ha detto Alberghi -, ma la formulazione complessiva della mozione fa trasparire una situazione che onestamente non rispecchia la realtà santostefanese. Per quanto esposto al microcrimine come qualsiasi altro comune della vallata, Santo Stefano non è un comune pericoloso e anzi gode di una buona qualità della vita. E l’amministrazione crede nella centralità della sicurezza urbana non perché esista un’emergenza criminale ma per conservare appunto la buona qualità del vivere”. Parole alle quali il vice sindaco ha affiancato una serie di numeri. “Nel 2020 alla Municipale sono state presentate solo 6 querele, di cui 3 per furto e 3 per danneggiamento; sempre 6 nel 2021, tutte per danneggiamento; 27 le notizie di reato registrate dai Carabinieri di Santo Stefano nel 2021, riguardanti prevalentemente reati contro il patrimonio, non contro la persona. La nostra provincia, come rilevato dalle elaborazioni del Sole 24 Ore, si attesta sulle 7mila denunce annuali: un dato che, parametrato su Santo Stefano, dice che siamo in linea con la media provinciale se non addirittura meglio collocati”. Una considerazione infine sullo strumento telecamera: “Molto utile per alcuni aspetti, ma non è la panacea di tutti i mali, anzi lo stesso ministero dell’Interno ha espresso in merito perplessità. Con questo non intendiamo disconoscere il valore della videosorveglianza, tant’è che, come detto, ci sarà una implementazione. Ma per quanto concerne la sicurezza urbana è opportuno riflettere sul valore primario che hanno il fattore culturale, vedi la promozione della cultura della legalità, e un capillare presidio del territorio, che non conosce surrogati. E noi a Santo Stefano ospitiamo Municipale e Carabinieri, forze che ringraziamo per il costante impegno, con caserme collocate in posizioni strategiche”.