Aveva visto l’ex marito aggirarsi intorno all’abitazione in cui lei risiede con una figlia piccola. E ne ha avuto paura ancora una volta visto che da tempo aveva avviato le pratiche di separazione presentando numerose denunce a Polizia e Carabinieri perché vittima di reiterate gravi minacce ed aggressioni. Minacce tanto da gravi da configurare il reato di atti persecutori, per il quale l’uomo era stato denunciato alla Procura della Repubblica. E ieri sera, nel centro storico della Spezia, l’incubo si è ripresentato: la donna straniera ha contattato il 112 chiedendo aiuto.
In passato, come detto, altri episodi analoghi: malgrado i deferimenti, l’uomo non aveva desistito dal proprio comportamento persecutorio ed aveva continuato a recarsi sotto casa della donna, riuscendo sempre a dileguarsi al sopraggiungere delle pattuglie. Stavolta, invece, i carabinieri della Spezia sono riusciti a sorprenderlo mentre, fermo dinanzi all’ingresso di casa della moglie, era intento a suonare con insistenza il campanello, pretendendo di parlarle. L’uomo, un albanese sessantenne residente da anni in Italia, è stato bloccato dai militari prima che riuscisse nuovamente ad allontanarsi e poi condotto in caserma.
Le verifiche sul suo conto hanno permesso di accertare che alcuni giorni fa, a tutela della donna, era stato emesso il provvedimento di allontanamento dalla casa familiare con divieto di avvicinamento alla parte offesa. Per aver violato tale divieto, alla luce delle norme che rafforzano la tutela delle vittime di violenza domestica e di genere introdotte recentemente (che prevedono l’arresto obbligatorio in flagranza), è stato così dichiarato in stato di arresto e condotto presso la Casa circondariale di Villa Andreino.