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Il nuovo cronoprogramma

Nuovo ospedale, nuovo via ai lavori nel 2023. Asl chiede alla Regione 3,5 milioni per sistemare il Sant’Andrea

“Entro febbraio del 2022 verrà pubblicato il bando di gara e l’ultimazione dei lavori è prevista entro giungo 2027”. Così il presidente e assessore alla Sanità di Regione Liguria, Giovanni Toti, durante la conferenza stampa seguente alla firma del Ciga sul progetto del nuovo Ospedale Felettino della Spezia.
“Entro ottobre 2022 – ha afferma Toti – è prevista l’aggiudicazione della concessione di costruzione e gestione dell’immobile, entro marzo 2023 l’approvazione del progetto esecutivo e l’avvio dei lavori. L’ospedale rappresenta una priorità strategica e irrinunciabile per il sistema sanitario regionale. Ricordiamo che il progetto è stato possibile anche grazie ai 29 milioni di euro che abbiamo già impegnato per l’ospedale a valere sul Fondo strategico regionale”.

Un nuovo cronoprogramma che segue l’approvazione del progetto del nuovo Felettino da parte del Comitato istituzionale di gestione e attuazione degli accordi Stato-Regioni, che ha consentito il riavvio della procedura di realizzazione del nuovo ospedale della Spezia con la formula del partenariato pubblico privato. Il via libera ministeriale ha inoltre svincolato rilevanti risorse per un ammontare complessivo pari a 181.590.228 euro che saranno investiti per altri interventi sulla rete ospedaliera regionale per interventi di riqualificazione, ristrutturazione e nuova costruzione di presidi chiave – dall’Ospedale Santa Corona di Pietra Ligure all’Irccs Ospedale Policlinico San Martino di Genova fino all’Ospedale Galliera di Genova – che permetteranno di raggiungere il duplice obiettivo del rinnovamento e dell’adeguamento normativo di queste strutture.

“Oggi è una giornata importante – ha aggiunto il sottosegretario alla Salute Andrea Costa – attesa da tanto tempo per il nostro territorio. È stato un percorso non facile, che ha richiesto una serie di approfondimenti soprattutto da parte del ministero della Finanze e che siamo riusciti a portare a termine grazie alla collaborazione con la Regione Liguria. Il percorso scelto non solo è perfettamente legittimo ma è attuato in altre parti d’Italia dove stiamo realizzando ospedali con il partenariato pubblico privato. La svolta si è avuta il 4 novembre, con la richiesta di parere al Dipe, dalla quale sono scaturite le raccomandazioni contenute nel parere positivo del Ciga, elementi che potranno essere utili alla Regione anche per le fasi successive di realizzazione dell’opera e la stipula della convenzione, ad esempio in relazione al mantenimento del corretto riparto dei rischi oppure alla quantificazione del valore dell’area. Si tratta di indicazioni che mirano a mettere al riparo la parte pubblica. Per esempio ci sono piccoli scostamenti nel rapporto di suddivisione del rischio che ci deve essere tra la parte pubblica e quella privata, con valori percentuali apri a 49 e 51, ma c’è la convinzione che Alisa sistemerà i conteggi in vista della gara. Da oggi, senza bisogno di ulteriori pareri, la Regione Liguria può predisporre tutti gli atti per la pubblicazione del bando di gara. Il Ciga poi si riunirà nuovamente per svolgere una funzione di monitoraggio. Ringrazio tutti coloro che hanno contribuito a raggiungere questo risultato, con l’obiettivo comune di dare a questa città una risposta attesa da troppi anni. Iniziamo una fase nuova e sono convinto che vedremo presto ripartire questo cantiere, sapendo che oggi ci sono le condizioni anche economiche per realizzare il nuovo ospedale”.

“Non è stato facile arrivare fin qua – ha proseguito Toti – ed è stato fatto un gigantesco lavoro di cui ringrazio il sottosegretario Costa. Credo che sia ormai chiaro, al netto di chi vuole continuare fare polemica, che la modalità intrapresa garantisce non solo una efficiente allocazione delle risorse ma anche la realizzazione di questo ospedale molto atteso. I privati si occuperanno della realizzazione dello stabile, gestiranno la centrale calore e le manutenzioni ma non gestiranno alcunché della parte sanitaria dell’ospedale, che rimarrà completamente in mano pubblica. La partecipazione dei privati mette al riparo l’amministrazione pubblica anche dai rischi di costruzione dell’opera perché è interesse dei privati realizzarlo nel minor tempo possibile, visto che inizieranno a riscuotere il canone dal momento in cui l’ospedale sarà concluso. È poi evidente che da quando il Felettino sarà operativo, Regione Liguria terrà conto del canone a carico della Asl5 nel riparto del budget annuale destinato all’azienda sanitaria. Era l’operazione migliore da fare, che velocizza l’appalto e consente ulteriori investimenti: è stata vidimata anche da Cassa Depositi e Prestiti e passata al setaccio anche dei ministeri delle Finanze e della Salute”.

Il coordinatore della Struttura di missione per la Sanità di Regione Liguria, Giuseppe Profiti, ha precisato che “la procedura individuata è la stessa verso cui oggi sono orientati tutti gli investimenti del Pnrr. Il partenariato pubblico privato consente infatti di effettuare investimenti che non gravano sulle finanze pubbliche nel momento in cui rispettano la suddivisione del rischio che per il 49% è a carico del pubblico e del 51% a carico del privato. L’altro grande vantaggio sono i tempi, per cui si va immediatamente a gara: una volta recepite le raccomandazioni ministeriali, potrà essere pubblicato il bando. Il Felettino sarà un Dea di primo livello, un ospedale da 8 piani, con 506 posti letto e 10 sale operatorie: sarà un presidio importante nell’estremo levante ligure per rispondere anche ai flussi in uscita verso le regioni limitrofe, dovuti ai limiti strutturali esistenti a cui il nuovo ospedale porrà rimedio. Rispetto al precedente, questo progetto è stato rivisto e modernizzato sulla base di tre indicazioni: la necessità di doverlo ridisegnare secondo logiche ed esigenze post pandemia da Covid-19, la necessità di realizzare una struttura moderna anche dal punto vista energetico, già rispondente ai criteri della transizione ecologica e un adeguamento ai criteri ambientali che governano la realizzazione di infrastrutture tecnologicamente avanzate come questa”.

“Un passaggio fondamentale per far ripartire la realizzazione dell’ospedale del Felettino grazie alla costante sinergia fra Regione, ministero della Salute e ministero dell’Economia – ha dichiarato il sindaco Pierluigi Peracchini -. È uno step che finalmente permette una ripartenza concreta e veloce, con un cronoprogramma ex novo che sarà seguito dalla A alla Z dalle istituzioni in campo: il Comune della Spezia sarà un facilitatore in tutti i passaggi amministrativi e vigilerà giorno per giorno perché gli spezzini abbiano il loro nuovo ospedale, ancor più necessario nella situazione pandemica che stiamo vivendo”.

 

Piano di investimenti straordinari per il Sant’Andrea

Nell’ambito della conferenza stampa il presidente Toti e il direttore generale di Asl5, Paolo Cavagnaro, affiancato dai direttori Franca Martelli, Maria Alessandra Massei e Antonello Mazzone, hanno anche annunciato l’imminente avvio di una serie di interventi di manutenzione indispensabili per mettere in sicurezza l’ospedale Sant’Andrea che, come hanno dimostrato le cronache degli ultimi giorni, mostra sempre di più i segni del tempo e non riuscirebbe a fornire un servizio adeguato sino all’ingresso a regime (si spera) del nuovo ospedale. Lo sblocco dell’accordo di programma che ha fatto ripartire l’iter per il nuovo ospedale consegna ad Asl 3 milioni di euro la cui spesa era prevista per la messa a norma sotto il profilo dell’antisismica e dell’antincendio, oltre alla riqualificazione o la sostituzione delle coperture di alcuni padiglioni.
Inoltre Asl 5 ha inviato nei giorni scorsi una richiesta di ulteriori risorse per 3,5 milioni di euro da utilizzare per una serie di altri interventi che riguarderanno gli impianti idrici (a cominciare dall’anello interno che porta l’acqua calda nei padiglioni), gli ascensori, i locali di Medicina nucleare, del Centro trasfusioni e della Dialisi. “Si tratta di lavori ad affidamento diretto o tramite procedura negoziata, che potranno essere avviati nell’arco di 50 giorni lavorativi e si stima che entro la fine del 2022 tutti gli interventi possano essere realizzati”, ha detto Toti.

“La direzione generale di Asl5 è molto soddisfatta del risultato raggiunto ieri con l’approvazione del progetto del nuovo ospedale Felettino da parte del Ciga poiché questo permetterà la ripresa dell’iter che aveva subito un arresto e porterà alla realizzazione dell’opera. Importante è anche, in questo momento, l’impegno assunto dalla Regione Liguria di investire fondi sull’ospedale Sant’Andrea della Spezia che pur essendo dotato di ottimi professionisti e apparecchiature all’avanguardia, soffre di una struttura che ha dei limiti oggettivi, che a volte costituiscono un impedimento per offrire alla popolazione risposte sanitarie maggiormente rispondenti alle esigenze dei cittadini. La fiducia nelle istituzioni e in Asl5 però non deve mancare: lavoriamo costantemente e continueremo a farlo per migliorare i servizi offerti e l’assistenza agli utenti”, ha concluso il direttore generale Cavagnaro.