Un punto di ascolto dedicato alle donne vittime di violenza, ma non solo, anche un presidio generalmente rivolto ai più fragili, a chi magari fatica a far sentire la propria voce e cerca un aiuto o un conforto. Questo è quanto la cittadinanza troverà da metà gennaio al civico 4 di Viale della Vittoria, a San Terenzo, nella sala ‘Itala Mela’, messa a disposizione dalla locale parrocchia, retta da don Luca Gualdi. Oggi l’inaugurazione dello spazio, che sarà attivo il lunedì dalle 9.00 alle 12.00 e il venerdì dalle 15.00 alle 18.00.
“Purtroppo quello del femminicidio è un fenomeno in crescita, anche oggi apprendiamo di una nuova vittima, a Pesaro. E si stima che in Italia venga denunciato soltanto il 12 per cento dei casi di violenza sulle donne. Quella odierna è una giornata importante per il nostro comune, perché è fondamentale avere un punto dove sia possibile confrontarsi e portare alla luce eventuali casi. Un presidio per contrastare la violenza di genere in ogni sua forma nonché fenomeni come il bullismo. Un punto di ascolto, di crescita e di formazione”, ha affermato l’assessore Alessandra Di Sibio. Federica Grigolato, presidente de La Casa delle Donne, ha sottolineato “la sensibilità dimostrata nell’aprire questo centro, sicuramente la comunità lo apprezzerà. La nostra associazione metterà a disposizione volontarie e socie, che in questi anni si sono sempre adoperate con professionalità, attenzione e sensibilità, dimostrando grande capacità di ascolto”.
Quindi Maria Cristina Failla, presidente della Consulta provinciale femminile: “Nell’organizzare questo servizio in collaborazione con l’amministrazione comunale, ho subito pensato a La Casa delle donne, che per tanti anni ha dato le sue risorse al Centro antiviolenza Irene della Spezia, che adesso è gestito in maniera diversa, non più dal Comune, e le meravigliose volontarie della Casa vi operano solo residualmente. Sono una risorsa bellissima, desiderano continuare a regalare la loro disponibilità: abbiamo quindi colto questa occasione, non si poteva perderla, né poteva perderla il Comune di Lerici, che ora si ritrova un pacchetto di persone competenti ed entusiaste”. Il magistrato ha spiegato che “il centro aprirà due volte a settimana, poi con l’amministrazione siamo d’accordo che, in caso di tante richieste e presenze, valuteremo di ampliare le possibilità di incontro. Forniremo un bellissimo servizio, rivolto a tutte le fasce deboli, che vedrà il punto di ascolto collaborare con le istituzioni, i carabinieri, le scuole del territorio”. “Ci siamo lanciati in questa iniziativa capendo subito l’alto livello professionale e umano di chi l’avrebbe realizzata – ha commentato il sindaco Leonardo Paoletti -. Qua la comunità troverà non solo un aiuto fondamentale, ma sarà giocato anche un ruolo anche nell’educare, in primo luogo gli uomini, perché si capisca che il mondo è fatto di condivisione e rispetto”. Infine il prefetto Maria Luisa Inversini ha ricordato come nel Protocollo per le fasce deboli, in queste siano stati inclusi minori e anziani, segnalando in particolare che “nel corso della pandemia è emersa una serie di casi di violenza e abbandono riguardanti persone anziane”. Dal prefetto altresì l’invito a cogliere “la sfida di raggiungere le scuole, perché anch’esse sono un luogo dove possono essere intercettati disagi e problemi famigliari”.
L’assessore Di Sibio ha altresì letto i nominativi delle volontarie che animeranno il centro, molte delle quali presenti all’inaugurazione:
Avvocate
Francesca Angelicchio
Francesca Cadenotti
Elisa Cali
Anna Rosa Caruso
Paola Castelli
M. Chiara Guglielmi
Sara Parizzi
Paola Vergani
Psicologhe
Claudia Frandi
Agata Faramo
Paola Dadà
Stefania Valanzano
Francesca Lambrosa
Operatrici di sportello
Adriana Asti
Francesca Bassi
Cettina Calarese
Letizia Dessy
Arianna Meccani
Luigia Paludetti
Giuseppina Pravettoni
Angela Piccardo
M. Giulia Maccarello
Anna Vasta