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Molto è cambiato quel giorno

Sanzione Fifa, focolaio Covid e il “no” di Piccoli: quel maledetto 16 luglio

Un giro di tamponi a Prato allo Stelvio, la pubblicazione di una sentenza a Zurigo, quattro reti a Zingonia: così la stagione dello Spezia ha preso una piega che fino a quel momento non era preventivata. Gli effetti si sentono ancora. Soprattutto se davvero Commisso proverà a prendersi Nzola a gennaio.

16 luglio 2021,  il giorno nero dello Spezia

Per raccontare la storia di questa stagione, ancora tutta da scrivere nei suoi passaggi decisivi, servirebbe un capitolo intero dedicato al 16 luglio del 2021. Quel giorno si genera un ciclone come prodotto di tre correnti gelide, calate sulla Spezia come l’avverarsi di una specie di profezia nordica. I cui effetti rischiano di protrarsi fino al gennaio che entra. Un mese di calciomercato per tutte, ma non per lo Spezia. O meglio, anche per lo Spezia ma solo con due direttrici possibili: il richiamo di giocatori andati nel frattempo in prestito oppure le cessioni di elementi attualmente in rosa.

Il maesltrom si incunea a Zingonia nel primo pomeriggio, quando l’Atalanta gioca la prima amichevole della sua estate contro l’Albinogandino. Roberto Piccoli parte con “quelli del secondo tempo”, a differenza di Colley e Reca, che insieme a Kovalenko sono tutti già promessi allo Spezia Calcio. Piccoli, l’unico che non arriverà, è forse quello più vicino. Non ci sono solo accordi verbali con i nerazzurri, ci sono carte già pronte. Fatto sta che il ragazzo quel pomeriggio segna quattro reti e inizia a fare breccia nei disegni di Gasperini, che due settimane dopo gli chiede definitivamente di rimanere quando segna ancora, questa volta al Pordenone. Lo Spezia potrebbe anche forzare la situazione, ma evidentemente calcola abbia poco senso mettersi in casa un calciatore contro la sua stessa volontà.

Roberto Piccoli esulta

 

Poi c’è la raffica più devastante, quella che arriva da Zurigo. Il 16 luglio è il giorno in cui viene ufficializzata la sanzione per il tesseramento irregolare dei nigeriani, relativa alla precedente gestione. Mercato bloccato per quattro sessioni. Nelle dimensioni, una pena inattesa sulla scorta dei precedenti, mai così severi. Da allora cambia tutta la strategia degli acquisti, proiettati virtualmente sulla prospettiva che la prima finestra utile per rimettere mano alla rosa sia quella di gennaio 2024. Cambiano, pare, anche le richieste di tanti procuratori italiani, che per accettare uno Spezia immobilizzato, a data da destinarsi, applicano la maggiorazione.

Ancora nessuno lo sa, ma quella mattina nel ritiro di Prato allo Stelvio è sconvolto definitivamente buona parte del piano della preparazione atletica. Il risultato del giro di tamponi arriverà solo alle 17.45 e sarà una mazzata: sei calciatori positivi più un membro dello staff. E’ focolaio nel gruppo squadra, per cui l’ASL di Bolzano impone lo stop agli allenamenti e l’isolamento in albergo. Nei giorni successivi altri positivi, si torna in campo ma solo “a distanza” l’uno dall’altro e le amichevoli vengono cancellate una dietro l’altra. Gli affari già conclusi sul mercato vengono posticipati per non offrire terreno fresco al virus.

Prato allo Stelvio

 

Alla luce di questo, cosa succede se Rocco Commisso prova l’affondo per M’Bala Nzola come da Firenze lasciano intendere potrebbe succedere? Il calciatore è in rotta con Thiago Motta, ma è anche uno dei pochi attaccanti di comprovata efficacia in serie A a disposizione. Dato per perso in estate, rigenerato con pazienza, pubblicamente bacchettato dopo Empoli dal tecnico. Due sole reti, un treno che rischia di passare per sempre. Senza di lui è però tutte sulle spalle di Manaj, sperando nel frattempo nella definitiva esplosione di Antiste e Strelec. E Piccoli? A Bergamo ha giocato mezz’ora in due mesi e forse andrà in prestito a gennaio. Che delusione quel 16 luglio.