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“Retroporto, politica dovrebbe tener conto del grave inquinamento già presente”

Il Comitato No biodigestore sul progetto di sviluppo elaborato dal centro di eccellenza Cieli su incarico dell'amministrazione di Santo Stefano: "Non vi è dubbio che aumenteranno i trasporti su rotaia, ma aumenteranno notevolmente anche quelli su gomma".

Corteo contro il biodigestore, ottobre 2019

Il Comitato No biodigestore Saliceti interviene in merito all’ultimo consiglio comunale di Santo Stefano Magra. “Abbiamo seguito con attenzione il consiglio – si legge in una nota -, nel quale, come dice il sindaco in apertura, ‘si gioca il futuro del nostro territorio’, e da cui si evince, in parole semplici, cosa è il progetto del Centro di eccellenza Cieli voluto dall’amministrazione comunale. Uno studio che ai cittadini santostefanesi costa a oggi già 39.800 euro”. “Gli imprenditori che vorranno investire nell’area retroportuale – proseguono dal comitato – avranno vita facile. Per anni 7 rinnovabili per altri 7 l’obbiettivo sarà quello di riqualificare l’area retroportuale e tutta l’area della ex Ceramica Vaccari. Il tecnico regionale ha spiegato che le procedure per investire nell’area sono troppo complesse: urge superare VIA, VAS e PARERI, non si possono attendere tempistiche lunghe che scoraggiano le buone intenzioni degli imprenditori anche in termini occupazionali. E il confronto con i cittadini? Già tutto deciso! Viene detto: ‘le imprese prima riescono ad insediarsi meglio è’. Il presidente della Regione Liguria Toti ringrazia, dice il tecnico portavoce della Regione. Il sindaco replica: ‘si devono superare i veti politici, si deve collaborare per il conseguimento di risultati eccellenti. […] Ringrazio il tecnico di Cieli per aver creduto insieme a noi nella nostra terra’. Ci assale però un dubbio: in una terra che non può più permettersi da un punto di vista ambientale grandi insediamenti, non sarebbe stato il caso che la politica non andasse a rimorchio dei grandi gruppi finanziari?”.

“Santo Stefano è il secondo comune per consumo di suolo come testimoniato da un recente articolo (questo il riferimento, ndr). Una politica che si rispetti dovrebbe tenere conto del grave inquinamento atmosferico che già esiste e che verrà aggravato dall’ulteriore aumento dei tir. Non vi è dubbio che aumenteranno i trasporti su rotaie ma aumenteranno notevolmente anche quelli su gomma. Possibile che con tutte le criticità del nostro territorio, la prima cosa che viene prospettata sia quella di far superare tutte le valutazioni di impatto ambientale per spianare la strada a grandi profitti senza alcun riguardo per la salute dei cittadini? Persi i pieni poteri pubblici di Svar, far gestire il nostro territorio al potere dei privati è stato molto più semplice. Il biodigestore, se verrà costruito, sarà nei confronti dei cittadini un esempio di prepotenza che nella politica non ha trovato grandi ostacoli. Vogliamo poi parlare di Amazon? Val la pena ricordare che non ha sede fiscale in Italia ma in Lussemburgo. Queste scelte politiche da parte di chi si definisce progressista sono contraddittorie anche con la linea del Pd che sta chiedendo la riforma delle delocalizzazioni. È inutile poi dire ai cittadini di comprare nelle botteghe di vicinato se in consiglio comunale c’è chi si lamenta per la mancanza di uno strumento che semplifichi le autorizzazioni di grandi imprese a danno di quelle più piccole”.

“Abbiamo appreso poi che dal 2017 siamo diventati distretto turistico – conclude la nota – e il nostro comune ne è anche diventato la sede operativa. Non abbiamo visto un grande sviluppo turistico in questi anni, anzi, il paese sembra sempre più in degrado. E a cosa serve essere diventati polo turistico? A portare i turisti nel retroporto, a far visitare loro il biodigestore o il TMB? Poi il sindaco dice che grazie alla precedente condotta rigorosa, i comuni possono fare tutto il debito che vogliono, ma il denaro va restituito e spetterà come sempre ai cittadini. Sicuramente una cosa ci trova concordi con ciò che è stato detto: ‘gli anni che ci aspettano saranno anni durissimi’. Di questo siamo molto consapevoli. Sarebbe il caso che quando si fanno scelte che possano compromettere la salute e l’ambiente dei cittadini, i polsi non tremino (il nostro sindaco nel corso del CC ha usato l’espressione ‘mi tremano i polsi’), ma siano anzi ben fermi e certi delle decisioni che vengono prese”.

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