Nuovi interventi in vista sui cimiteri di Lerici, sostenuti dal risparmio derivante dall’appalto 2018 relativo appunto la manutenzione dei camposanti del territorio comunale. In particolare, Palazzo civico ha deliberato di procedere con tre lotti di lavori. Il primo riguarda la realizzazione di ossari e cinerario a Narbostro; il secondo prevede, sempre su Narbostro, la riparazione del tetto e della gronda e un intervento sul portale di accesso, nonché, a Tellaro, il rifacimento di pluviali e gronde e l’intervento sul portale di accesso; terzo lotto, sistemazione del piazzale esterno di San Terenzo. Compresi i vari oneri, si tratta di un quadro economico complesso di oltre 124.500 euro. Con la delibera si approvano il progetto preliminare inerente tutti e tre i lotti, nonché il definitivo del lotto 1, segnalando che la copertura finanziaria, al momento, permette l’esecuzione solo dei lavori dello stesso (totale quadro economico, 58mila euro e rotti). L’ente passerà quindi ad attivare le procedure di evidenza pubblica per l’affidamento dei lavori, i quali potranno partire solo una volta ottenuto il nulla osta della Commissione Paesaggio.
“La chiusura anticipata dei lavori con la ditta appaltatrice – si legge nella relazione tecnica allegata alla delibera della giunta Paoletti – ha permesso il risparmio di una somma complessiva di poco più di 50mila euro che si intende riutilizzare immediatamente per costruire 100 cellette ossario e un cinerario nella parte di nuova costruzione non sottoposta a vincolo monumentale del cimitero di Narbostro. L’ufficio cimiteriale è subissato di richieste di questo tipo strutture è per cui il recupero economico per l’amministrazione si può considerare immediato. La mancanza di un cinerario per la conservazione delle ceneri in un luogo comune è un’altra esigenza presente all’attualità che verrebbe ad essere soddisfatta. Altri interventi estremamente necessari sono il rifacimento della gronda all’ingresso del cimitero e una sistemazione del tetto sopra l’ufficio del custode che è in condizioni precarie di equilibrio”.