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L'assessore: "siamo come il trentino affacciato sul mare"

Brogi: “Nel 2021 traina ancora il settore della ristorazione. Col ritorno delle crociere ci sarà una seconda era”

Lorenzo Brogi

A Natale luminarie e shopping sono temi di stagione indelebili. La “necessità” di fare la spesa per pranzi, cene e regali da mettere sotto l’albero spinge alla corsa all’ultimo acquisto. Solo chi è stato previdente può evitarsi il rito della ricerca infinita del parcheggio e la calca nelle vie costellate di vetrine illuminate a giorno. Un tuffo nella folla che non sempre, e tanto meno in questo periodo pandemico, fa la felicità di chi lo deve compiere ma che in qualche modo è comunque sintomo dello stato di salute del tessuto commerciale cittadino.

Per affrontare l’argomento ci siamo rivolti all’assessore al Commercio, Attività produttive e Cura e decoro della città, Lorenzo Brogi, responsabile dell’arredamento e delle attività di intrattenimento che si svolgono in queste settimane nel salotto del centro cittadino.
“Abbiamo cercato di anticipare l’accensione delle luminarie per dare un maggiore impulso al commercio con il clima del Natale, per questo il 21 novembre abbiamo inaugurato gli impianti in centro e nelle periferie, mai così illuminate. Nel settore ci sono comparti che vivono una crisi legata al Covid, altri che ne scontano di precedenti. Il settore della somministrazione di cibi, il cosiddetto beverage and food sta letteralmente esplodendo in città e con il Covid si è assistito a una battuta d’arresto dovuta prima alle chiusure del lockdown, poi ai vincoli imposti dagli ingressi contingentati e dai green pass. In estate le restrizioni si sono sentite meno, ma ora si avvertono nuovamente con forza, e non sono da sottovalutare”.

Eppure ormai sono moltissimi i vaccinati: la percentuale di persone che hanno difficoltà a frequentare ristoranti e locali dovrebbe essere sempre più ridotta, vicina al 15 per cento…
“C’è anche una componente psicologica. La tendenza è quella di uscire meno, soprattutto nell’età media, quella tra i 30 e i 50 anni, che è anche quella che ha il maggior potere di spesa”.

Oltre alle luminarie, in città sono spuntate anche nuove fioriture. Ci spiega come procederà il progetto?
“Il progetto ‘Città fiorita’ è stato ideato dal sindaco e da me per aumentare il decoro prima nel centro cittadino e poi nelle periferie, dove arriveremo nel 2022. Da Pegazzano, Chiappa, Favaro, sino anche ai borghi e a ogni fioritura cambieremo la tipologia di piante. Ora per esempio abbiamo collocato cipressini e ciclamini bianchi e rossi, a tema natalizio. Poi sbocceranno nuovamente i fiori che sono stati posizionati su palo in alcune piazze del centro come Europa, Beverini, Saint Bon… importando uno stile di decoro molto diffuso nel Nord Europa. In Piazza Verdi abbiamo invece cambiato le fioriere di legno, già da sostituire, con quelli di Corten e ora più la piazza è più bella. Così come Piazza Saint Bon con quella balconata fiorita, è un biglietto da visita molto più curato per chi arriva o va alla stazione, dà un senso di ospitalità in senso lato”.

Proprio verso la stazione, nella parte finale di Via del Prione, si è assistito a numerose nuove aperture. Accanto a insegne storiche stanno arrivando molti marchi nuovi, facendo sembrare quel tratto una via turistica di una qualsiasi città europea, nel bene e nel male…
“Alcuni puntano su prodotto tipico, come la mitilicoltura e le eccellenze del territorio ma anche le enogastronomie regionali che in molti casi hanno un legame storico con la nostra città, come per quel che riguarda la Sardegna o la Campania. Ma c’è anche molto take away generico, spinto dal turismo ma anche dalle dinamiche portate dalla pandemia. Basti pensare che nel 2021 nella zona del centro storico hanno aperto 27 nuovi negozi di vicinato, a fronte di 8 chiusure, ma anche 19 pubblici esercizi, ovvero bar o ristoranti, ambito nel quale le serrande che si sono abbassate sono state solamente 3. Quando gli sbarchi dalle navi da crociera ritorneranno a regime ci sarà una seconda era per il commercio cittadino”.

A proposito di turismo, insieme all’assessore Maria Grazia Frijia avete messo in piedi attività che vivono del connubio tra sport e viaggio.
“Abbiamo lavorato da subito sul turismo sportivo soprattutto per le categorie giovani e master. Gli ultimi eventi, realizzati con la Federazione italiana danza sportiva e con la Federazione italiana scherma in due settimane hanno poetato in città quasi 5mila persone tra bed and breakfast e hotel, in bassa stagione. E’ come se fossero sbarcati i passeggeri di una intera nave da crociera e che abbiano deciso di dormire in città. Solo per l’evento relativo alla scherma si stima una ricaduta di 250mila euro”.

E in futuro?
“In primavera punteremo ancora su grandi eventi, come il basket. Ma non dimentichiamo l’outdoor. Nel 2022 il panorama sportivo porrà certamente ancora l’accento sulle discipline all’aria aperta e insieme all’assessore Frijia le consideriamo una risorsa importante per i turisti e per gli stessi spezzini. Per questo siamo alla ricerca di proposte per caratterizzare anche l’offerta turistica outdooor. D’altronde siamo come il Trentino, ma affacciato sul mare”.

Per quanto riguarda le strutture sportive, ci sono novità in arrivo?
“Con le risorse del Pnrr si potrà tentare di mettere a sistema e migliorare le strutture che abbiamo. In più siamo in attesa dell’esito di bando ministeriale al quale abbiamo partecipato con due progetti per due nuove palestre, una vicina alla scuola Fontana una dell’area del Palazzetto”.

E per il Montagna? Alcuni lamentano gli orari di chiusura troppo anticipati nei pomeriggi invernali…
“Stiamo pensando di potenziare l’illuminazione e introdurre un punto ristoro che aumenti la fruibilità da parte della cittadinanza, oltre alle nuove macchinette installate e alle ormai prossime nuove telecamere. Gli orari di apertura sono vincolati a quelli del personale comunale e alla luce naturale della stagione”.

Un altra struttura che doveva sorgere non lontano dal montagna è lo skate park. Dovrete rinunciare all’idea, però…
“Sì, la Soprintendenza ha bloccato lo skate park nel prato del Colombaio, ma la pump truck che sta sorgendo nell’ex campetto del Montetto è utilizzabile sia dalle biciclette che dagli skate. Inoltre nell’ex area sgambatura abbiamo studiato la possibilità di ricavare un percorso da cross country di 600 metri, peraltro con costi irrisori, visto che il tracciato si crea in pratica percorrendolo”.

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