Adesso “Siamo tutti Babbo Natale” guarda ai carcerati. Dopo il successo dell’edizione 2020, l’iniziativa nata nel 2020 da un’idea di Laura Porcile e Andrea Buondonno si rinnova con un nuovo obiettivo: tendere una mano nei confronti dei carcerati. Nella casa circondariale di Villa Andreino gran parte dei detenuti versa infatti in gravi difficoltà economiche, soprattutto perché soli, perché lontani dalle famiglie, ma anche perche la loro posizione nella società è ai margini da molto prima che iniziassero i problemi con la giustizia. Così, d’accordo con gli operatori, verranno raccolti anche generi di prima necessità che di volta in volta verranno consegnati, seguendo le regole imposte dal protocollo. E dunque, escludendo vetro e liquidi, sono ben accetti alimenti sigillati, scatole di pasta, pane, biscotti, merendine, riso, tutte rigorosamente chiuse, ma anche formaggi, carne, salumi, sigillati sottovuoto. La raccolta avviene tutti i giorni al De Terminal, a due passi dal ponte Revel.
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