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I temi sono gli stessi di un anno fa

“Infermieri a controllare il green pass e medici di reparto a somministrare vaccini”

I sindacati Nursind (infermieri) e Anaao (medici ospedalieri) tornano a manifestare di fronte al Sant'Andrea. "Ci si chiede di aumentare le prestazioni fino all’80% in più, ma senza personale. Basta umiliazione quando si lavora in ambienti angusti e poco dignitosi per noi e principalmente per i pazienti". Aderiscono anche il Manifesto per la sanità ed il Circolo Pertini.

Infermieri Nursind in agitazione
- Foto d'Archivio

I sindacati dei medici e degli infermieri – Nursind ed Anaao scendono nuovamente in piazza alla Spezia. Mercoledì 15 dicembre, di fronte all’entrata dell’ospedale Sant’Andrea della Spezia, la protesta sulla base delle istanze che hanno mosso gli operatori negli ultimi anni. Si dicono “stanchi, svalorizzati e insufficienti, non avendo avuto ad oggi alcuna modificazione della situazione se non in difetto, avendo dovuto sopperire a tutte le assenze di vario titolo comprese le sospensioni per le vaccinazioni senza alcuna sostituzione concreta, se non assunzioni a tempo determinato che non danno alcuna risposta alla carenza organica“.

Lo scrivono Assunta Chiocca (Nursind) e Michela Ardini (Anaao) in una nota che accompagna la chiamata allo sciopero. “Basta allo sfruttamento del personale, che si ritrova moltissime ore non pagate e ferie non godute a discapito della propria vita familiare. Basta al demansionamento, perché in carenza di personale specialistico veniamo impiegati in attività improprie: gli infermieri diventano OSS e controllano i green pass e i medici di reparto prenotano le visite e somministrano vaccini. Basta con lo svilimento, perc mai coinvolti e spesso neppure informati su decisioni che poi ricadono sulle nostre spalle”. E ancora “basta con la demotivazione e l’offesa verso il nostro lavoro quando con i progetti restart ci si chiede di aumentare le prestazioni fino all80% in più , senza personale. Basta umiliazione quando si lavora in ambienti angusti e poco dignitosi per noi e principalmente per i pazienti”.


Alla manifestazione aderiscono il Manifesto per la sanità locale ed il Circolo Pertini di Sarzana, sempre molto attenti al tema. Definiscono l’ASL5 “una barca che fa acqua da tutte le parti tra tagli ai servizi e liste di attesa infinite, blocco delle assunzioni e una dozzina di primariati mancanti in settori strategici, posti letto insufficienti e al di sotto degli standard di legge, personale carente del 30% rispetto alla media regionale, servizi territoriali sguarniti e affidati al privato e inutili spese per il privato costruttore del nuovo Felettino”. Il raduno è alle 13 in Via Vittorio Veneto
197.

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