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Candidato scegliesi

Il camice di Nardini tirato da tutte le parti, mentre Melley tira dritto. Il centrosinistra chiuderà i giochi prima di Natale?

Il Comune della Spezia sotto Natale

Lo stallo all’interno del centrosinistra continua. Ma c’è evidentemente chi vuole imprimere un’accelerata. Dopo l’incontro dei giorni scorsi tra le forze della coalizione che hanno corso insieme alle ultime regionali, infatti, sembra essere nuovamente saltato il tappo. Da una parte il Pd e le altre forze politiche che hanno scelto di puntare su Alberto Nardini non perdono occasione per magnificarne doti e punti di forza, dall’altro Leali a Spezia ha innestato la quarta dopo un breve periodo di silenzio, riprendendo la campagna elettorale ante litteram a favore di Guido Melley da dove l’aveva lasciata.

Chi conosce Nardini afferma che tanta sovraesposizione mediatica non è probabilmente quello che il medico, e oggi candidato indicato dal Pd e sostenuto “esternamente” dai riformisti di Avantinsieme, Italia viva, Più Europa e Psi, avrebbe voluto. Anzi, tra le corsie del Pronto soccorso spezzino, è noto che in attesa di sciogliere le riserve sulla sua effettiva disponibilità alla candidatura avrebbe decisamente preferito un po’ di tranquillità in più. E oggi che è ufficiale la proroga dello stato di emergenza sino al 31 marzo, i motivi di riflessione per il chirurgo sono forse ancora maggiori.

Sembra però che sulla scelta del candidato il centrosinistra punti davvero tutto e che ci sia chi vuole chiudere la partita prima dell’inizio del 2022, termine che era invece parso naturale dopo la riunione della scorsa settimana. Per Leali a Spezia, intanto, resta salda la posizione espressa nelle ultime settimane: la convinzione è che Melley sia il candidato giusto, oltre che naturale, per contendere la città al centrodestra e a Pierluigi Peracchini. Una opinione basata sull’esperienza amministrativa accumulata e sui risultati della lista alle ultime regionali. Un 10 per cento abbondante che secondo alcuni invece che un punto di forza potrebbe rappresentare un motivo ostativo, in quanto prodromico di una eccessiva indipendenza futura. La quadratura del cerchio appare ancora lontana, ma c’è chi giura che le decisioni potrebbero concentrarsi nei prossimi giorni.

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