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Turbogas, Articolo Uno: “Peracchini dica a Toti di dare parere negativo, come richiesto dal consiglio”

"E ripristini il tavolo per il futuro dell'area".

La centrale Enel "Eugenio Montale"

“Leggiamo con stupore la dichiarazione del Sindaco sempre zitto sulla Regione matrigna con gli spezzini ma pronto a lanciare strali contro il centro sinistra. Lo fa come se questo fosse un governo di centro sinistra e la destra non ci fosse. Purtroppo invece ci sono anche i suoi alleati. Ma come sappiamo il suo è solo teatro inutile visto che non ci pare si sia battuto molto con l’Enel e contro la Regione che prima il Turbogas lo voleva. Anzi, Federici fece un tavolo con Enel, Regione, sindacati e imprese per valutare le alternative all’ Enel, quel tavolo fu Peracchini, prono alla Regione, a scioglierlo”. Così in una nota il coordinamento provinciale di Articolo Uno. “Oggi, visto che anche lui ha cambiato idea – prosegue la nota -, e ne siamo lieti, dovrebbe ‘usare’ lo schieramento unitario di cui la città si è dotata con la rete per il No al turbogas, valutare il ricorso contro la Via (su cui la Regione non si è battuta per il No, anzi ha solo dato una presa d’atto) e soprattutto dovrebbe impegnarsi per chiedere a Toti di formulare quel parere motivato per dire No all’intesa con Enel e Governo, come gli chiesto di fare il consiglio regionale all’unanimità. Terna, gestore rete Enel, ha già detto che il turbogas a Spezia non serve più, questo ci da forza. Cingolani ha risposto all’interrogazione di Fornaro, di Leu/ Articolo Uno, che gli chiedeva il No al turbogas ‘che ormai la VIA era pronta ma che decisiva sarebbe stata la conferenza dei servizi dove la Regione avrebbe potuto dare il suo parere’. Quindi anche secondo il ministro Cingolani ora il parere, con il NO motivato, della Regione potrebbe essere decisivo. Peracchini dovrebbe impegnarsi per ottenere questo. La smetta di far finta! Sa benissimo che quella, eventualmente insieme al suo ricorso al Tar, è la strada giusta. Chiami dunque il suo Toti e gli dica, come gli chiede il consiglio comunale all’unanimità, di dire No, di farlo presto. Poi faccia la sua parte, senza l’ignavia di questi anni, ripristini il tavolo con l’ Enel, le forze sociali, imprese e sindacati, istituzioni per gestire la dismissione dal carbone e la transizione verso soluzioni nuove e pulite che in un’area da oltre 70 ettari possono crearsi con molti più posti di lavoro e ponendo fine all’inquinamento che gli spezzini subiscono da oltre 60 anni. Questo dovrebbe fare un sindaco serio, speriamo che lo capisca”.

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