LA REDAZIONE
Scrivici
PUBBLICITÀ
Richiedi contatto

Una storia spezzina

Una storia spezzina

Quando la Guardia Nazionale accolse il presidente del consiglio Cavour

Guardia nazionale

I manuali di storia dicono che quando nel 1848 si manifestò forte la voglia di uscire dal clima pesante della restaurazione, una delle richieste avanzate ed esaudite fu la costituzione di una milizia locale e cittadina che fosse espressione non del potere centrale bensì della popolazione. Negli Stati sardi queste formazioni prendono il nome di Guardia Nazionale che è presente anche alla Spezia con un battaglione costituito da quattro compagnie. Il corpo svolge compiti di ordine pubblico ma anche militare. Infatti, quando nel 1859 ci fu a spedission de Caraa, a marciare sul centro apuano ci furono anche due compagnie spezzine. A ricordare la presenza di questa unità è anche una fotografia conservata nella Biblioteca Multimediale Sergio Fregoso. Scattata nel 1860, l’immagine è corredata da un’esauriente scheda che illustra le caratteristiche dell’unità a cominciare dalla sua uniforme: giacca blu, calzoni blu chiari con banda rossa, mostreggiatura con fiamme di panno rosso a tre punte. I 17 ufficiali indossano la sciarpa azzurra e sono armati di sciabole, ma tutti, compresi i 689 della truppa, portano il kepì con una piumetta rossa. La foto mostra gli ufficiali; un numero apposto successivamente indica i loro nomi contenuti in un altro foglio. Fra i componenti del piccolo stato maggiore, nella seconda fila, in piedi, segnato con il numero 8, c’è il tenente Agostino Falconi, primo storico moderno della Spezia. Spesso lo cito per le informazioni che ci fornisce ma in quest’occasione è per me importante per la sua presenza.

La foto è datata al 1860. In quell’anno Cavour, Presidente del Consiglio dei Ministri, viene alla Spezia. È il 21 aprile, giorno in cui secondo alcuni è accompagnato sul colle di Cristo Re dal Maggiore Chiodo per vedere la nuova location dell’Arsenale. È questione controversa perché altre fonti dicono cose diverse. Di sicuro sappiamo che un ordinativo della Giunta, conservato nella Biblioteca Civica, imponeva alla Guardia Nazionale di presentarsi davanti al Comune in grande uniforme, quella indossata nella foto che chissà, forse fu scattata proprio in occasione di quell’evento. Ma è cosa non verificabile. Falconi fu testimone oculare ma perché allora nella sua “Storia del Golfo della Spezia” non parla minimamente della discesa a terra del Presidente dando invece credito ad un’altra versione del fatto? Infatti, riporta due testi dell’Ammiraglio Persano che assicura di essere stato lui a accompagnare a terra Cavour, portato alla Spezia sulla nave Maria Adelaide da lui comandata, per mostrargli San Vito e dintorni. Come andò la cosa? Bel dubbio.

Più informazioni