Nuovamente all’asta l’ex Istituto Alberghiero di Lerici, già oggetto di precedenti aste andate deserte. Del bene sono comproprietari la Provincia della Spezia (1/3) , il Comune della Spezia (1/3), il Comune di Lerici (¼) e, con un 1/48 ciascuno, i comuno di Ameglia, Arcola, Castelnuovo, Levanto, Ortonovo, Porto Venere, Santo Stefano e Sarzana. LA procedura di alienazione è stata affidata al Comune di Lerici. Base d’asta 3 milioni e 650mila euro, scadenza per presentare le offerte le 12.00 del 20 gennaio 2022, apertura delle eventuali buste il 25 dello stesso mese. Il tema è stato toccato ieri sera dal consiglio comunale lericino, con l’amministrazione che ha delineato la possibilità, questa volta, di arrivare alla vendita della struttura. “C’è evidenza di interesse verso l’immobile – ha spiegato l’assessore Aldo Sammartano -, anche se la realtà la si vedrà solo alla presentazione delle offerte. L’acquisizione dell’immobile non è tra i programmi dell’amministrazione né il Comune sarebbe preparato per un investimento di questa natura, viceversa c’è la ricerca, insieme agli altri comproprietari, di un soggetto che valorizzi la struttura con destinazioni che possano essere di valore economico, occupazionale e quant’altro”. “Speriamo che l’alienazione riesca – ha detto il consigliere Bernardo Ratti (Siamo il Golfo dei Poeti) -, ma ci sia ricaduta sul territorio. Inoltre capisco che 3 milioni non sono pochi, ma magari un pensiero all’acquisizione lo si poteva fare”. “Sono dell’idea – così dal medesimo gruppo il consigliere Emanuele Nebbia Colomba – che bisognerebbe cercare il più possibile di far restare pubblici gli edifici che sono tali. Per l’ex Alberghiero c’è una base di asta di oltre 3 milioni e se ne vanno a spendere 10 per l’interramento del parcheggio alla Vallata, forse io gestirei diversamente la spesa pubblica. Chiedo inoltre se possano essere individuati criteri nel bando per far sì che vengano valorizzate offerte in grado di dare un valore aggiunto al territorio come occupazione, magari in filiere strategiche. A livello di dibattito locale si parla molto di turismo, ma sappiamo che questo tipo di terziario non è qualitativamente alto rispetto ad altri ambiti. Ci sono invece esempi di imprese di altri settori, ad esempio consulenza, in grado di attrarre giovani qualificati”.
“Imporre una destinazione ai tanti comproprietari è impossibile, fatto sta che con la nuova disciplina urbanistica, che prevede vincolo di residenzialità ventennale, laddove fossero realizzate unità abitative, queste sarebbero a sostegno della residenzialità”, ha osservato il sindaco Leonardo Paoletti. Il capogruppo di Siamo il Golfo dei poeti, Roberto Vara, ha affermato che “nella progettualità di una amministrazione che ha ingenti risorse economiche e può programmare investimenti in un arco temporale più lungo, sarebbe ipotizzabile, dovesse andare deserta quest’asta, ridare un uso pubblico al bene, invece di pensare ancora ad appartamenti o residenze, sapendo bene tutti che il vincolo ventennale di residenzialità è difficilmente applicabile in virtù delle normative a tutela della proprietà privata. Un ex Alberghiero nuovamente a uso pubblico sarebbe un sogno per tutti i lericini”. Infine il capogruppo di maggioranza Marco Muro ha rilevato che “oltre al costo di acquisto del bene, ci sarebbero spese non indifferenti per la sua ristrutturazione. Una cosa francamente impossibile per il Comune”.
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