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Come riconoscerla

La vespa velutina si sposta verso la Val di Magra e la Toscana, calano le segnalazioni nel 2021

Nel 2020 sono stati neutralizzati 25 nidi, nel 2021 dieci. In provincia è già attiva una rete di volontari, formati, che possono neutralizzare i nidi di questi pericolosi insetti. Nel monitoraggio è stato coinvolto anche l'Ambito territoriale caccia, il presidente provinciale Canata: "Diamo il nostro contributo perché il cacciatore aiuta a presidiare i territori, a monitorarli e anche a mantenere puliti i boschi".

Resteranno solo le regine. Sono le vespe velutine che da ormai quattro anni creano non poche preoccupazioni in provincia della Spezia. Negli ultimi due anni c’è stato un drastico calo delle segnalazioni, nel 2020 sono stati neutralizzati venticinque nidi, nel 2021  dieci.  In provincia della Spezia i danni provocati dalla vespa velutina sono ancora contenuti, ma la preoccupazione non cala. Per questo motivo, il gruppo di apicoltori hobbisti e volontari “Vespa velutina la Spezia e provincia”, si sono organizzati per continuare l’opera di monitoraggio e sensibilizzare diverse realtà presenti sul territorio.

Recentemente migliaia di volantini virtuali sono stati inviati, con un fitto tam tam social e non solo, all’interno dei quali sono contenute alcune indicazioni su come riconoscere i nidi di questo pericoloso insetto che di fatto uccide le api. In questa fitta rete rientra anche l’Ambito territoriale caccia della provincia della Spezia che conta almeno 3mila persone.

“Abbiamo deciso di sostenere questa iniziativa su base volontaria e animata dal volontariato stesso – ha spiegato il presidente provinciale dell’Ambito territoriale caccia Roberto Canata – perché la figura del cacciatore non è da associare a chi spara in maniera indiscriminata. Il cacciatore aiuta a presidiare i territori, a monitorarli e anche a mantenere puliti i boschi”.

Nella lotta alla vespa velutina servono tutte le forze possibili. A livello regionale il territorio più ferito è quello del Ponente. Il gruppo di volontari ‘Vespa velutina La Spezia e provincia’ monitora costantemente la presenza dell’insetto sul territorio.

“La vespa velutina si sta diffondendo sempre di più e cerchiamo di contenerlo – spiegano dal gruppo  -. Il danno ambientale che possono provocare è gravissimo. Noi ci stiamo organizzando per trovare più nidi possibili e neutralizzarli. Al momento non ci sono altri sistemi sostenibili per evitare l’utilizzo massiccio di insetticidi. Come noi ci sono altri gruppi di volontari che si sono organizzati per contrastare la proliferazione di questi nidi frequentando i corsi mirati organizzati dalla Regione”.

Quest’anno sono stati neutralizzati una decina di nidi, meno della metà rispetto 2020. “La stagione sta per finire  queste vespe muoiono naturalmente verso la fine di dicembre– proseguono dal gruppo di volontari – all’inverno sopravvivono solo le regine. La diminuzione è data dal fatto che, con tutta probabilità, sono state fatte meno segnalazioni in tutta la rete che coinvolge anche la sala di Protezione civile della Regione Liguria che raccoglie le segnalazioni, l’università di Bologna e il Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria”.

Non è semplice riuscire a individuare questi nidi – aggiungono – , si trovano infatti in punti molto alti e si cominciano a vedere quando cominciano a cadere le foglie.  La presenza dei nidi in Val di Magra è una novità recente. Era stato trovato un nido in un apiario, ad Ameglia, mentre quest’anno sono molto più concentrati nella zona di Sarzana, Castelnuovo, Luni. Il fenomeno si sta espandendo verso la Toscana. In Val di Vara è complesso individuare i nidi a causa della fitta vegetazione. Abbiamo avuto segnalazioni comunque nella zona di Sesta Godano, Varese Ligure ma trovarli non è semplice. Per questo motivo abbiamo chiesto aiuto a chi frequenta i boschi”.

Come si riconosce la vespa velutina. Questo insetto ha l’addome nero e il quarto segmento è giallo, ha le zampe gialle (invece quelle del calabrone locale sono marroni). Il resto del torace è nero. Fanno nidi molto grandi di 40 e 50 centimetri a forma di pera con un piccolo foro di apertura laterale in genere su alberi, ma si possono trovare anche all’interno o all’esterno di edifici. In caso di avvistamento è possibile contattare  il 3484105274 oppure il 3393217020.

 

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