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"variante cisa convitato di pietra"

“Il ponte scaricherebbe su Santo Stefano il traffico delle piane di Ceparana e Follo”

La bretella tra i temi dello scorso consiglio comunale. La sindaca Sisti: "Abbiamo lavorato per un Lotto 2 in grado di tutelare il territorio. Ma forse la soluzione non è il viadotto, ma un casello".

Santo Stefano, consiglio comunale

Ponte Santo Stefano-Ceparana tra i temi centrali dello scorso consiglio comunale santostefanese, secondo della nuova legislatura. “La bretella – ha detto la sindaca Paola Sisti nell’ambito dell’esposizione delle linee programmatiche – non possiamo negare che può creare grossissimi problemi perché scaricherebbe sul nostro territorio il traffico delle piane di Follo e di Bolano. Noi abbiamo lavorato per fare in modo che il Lotto 2 dell’opera, per la progettazione del quale la Provincia ha affidato l’incarico, tuteli il nostro territorio, pensando non soltanto in chiave ponte ma anche andando a risolvere le criticità cinquantennali di Via Tavilla e Via Giuncaro, strade di campagna percorse quotidianamente dai camion, e di Via Togliatti, soffocata dal traffico; è necessario da un lato mettere in sicurezza la Macchia e al contempo permettere agli operatori del retroporto di non rimanere intasati nel traffico e di prendere una strada che li conduca verso gli scali di Spezia o Marina di Carrara senza innestarsi con la viabilità ordinaria”. Dalla prima cittadina altresì la considerazione che “come detto in più occasioni, ce ne rendiamo conto oggi con le rampe per la A12 in funzione, forse la soluzione è un casello a Ceparana, non il ponte. Noi proveremo ancora a insistere” e una riflessione sulla Variante Cisa: “E’ il grande convitato di pietra, assieme alla Variante Aurelia ad Arcola. Serve un impegno preciso di Provincia, Regione, Stato, anche dei Comuni che devono fare la loro parte come progettazione, perché questi saranno gli anni delle opportunità, perché ora, causa Covid, si è deciso di tornare a espandere la spesa pubblica e a fare debito per crescere e sconfiggere la crisi”.

“Fa piacere sentire parlare di Variante Cisa. Occorre quantomeno mettere le basi per la Variante, per cercare di salvare il nostro territorio dall’enorme traffico che lo invade”, ha affermato Emanuele Cucchi, capogruppo della forza di opposizione ‘Uniti per cambiare Santo Stefano’. “La bretella è un punto critico – così l’altro capogruppo di opposizione Luciano Mondini, ‘Salute e ambiente’ -. Realizzare 34 metri di piloni in cemento in una zona già martoriata non è sicuramente edificante. Bisognerebbe capire se ci sono alternative che possano evitare altre strutture artificiali in una zona dove il consumo di territorio è già più che abbondante”. “La bretella è un’opera alla quale si sarebbe potuta trovare una alternativa – ha detto il capogruppo di maggioranza Niccolò Menconi -, come rappresenta il buon funzionamento delle rampe per la A12 a Ceparana, che stanno riuscendo bene a tamponare il problema del crollo del ponte di Albiano. Il progetto del Lotto 2 dovrà costituire la prima pietra di una progettazione che il nostro territorio aspetta da tanti anni, ovvero quella della Variante Cisa”.

Dalle file della maggioranza anche l’intervento di Eva Battistini, rappresentante di Rifondazione comunista. “Continuo a essere fortemente contraria alla bretella, un’opera estremamente impattante dal punto di vista ambientale che porterebbe ulteriori criticità al territorio. Un progetto per troppi anni venduto ai cittadini come opera salvifica in grado di risolvere i problemi del traffico. Ora, i lavori per il ponte di Albiano sono partiti e nel giro di due anni sarà ripristinato: crediamo davvero che chi partirà dalla parte di Albiano più vicina a Santo Stefano, da Caprigliola, da Stadano, da Aulla, in direzione Sarzana o raccordo, preferirà andare a Ceparana e imboccare il futuro ponte invece che continuare a passare da Santo Stefano? Io ritengo di no, non si preannuncia un miglioramento significativo, tale fa giustificare la costruzione dell’opera. Il ponte però è stato approvato e, se sarà rispettato il cronoprogramma, già nei prossimi mesi partiranno i lavori. In ogni caso, fino a quando non vedremo effettivamente partire il cantiere, vale la pena improntare un’azione soprattutto politica a contrasto di questo scempio e per rilanciare soluzioni alternative; in questo senso possiamo e dobbiamo insistere perché siano rese definitive le rampe e il casello di Ceparana, con i dovuti accorgimenti e prevedendo agevolazioni tariffarie per i residenti. Ma al contempo a questa azione politica occorre come amministrazione continuare a lavorare affinché, in caso non sia possibile fermare la bretella, il territorio sia pronto per le fasi successive, cioè il Lotto 2 così come descritto nelle linee guida. Dopodiché si aprirà la questione della Variante Cisa, che, è intellettualmente onesto dirlo, è ancora del tutto priva di certezze e non dipende solo dal nostro ente”. Per Battistini la partita nel suo complesso “è stata pensata al contrario. Avrebbe avuto molto più senso iniziare dalla Variante Cisa, se lo scopo è risolvere il problema del traffico, e non dal ponte, cosa che fa pensare a quest’ultimo come a un’opera funzionale a estendere fino a Ceparana la piana dei container”. Un intervento, quello della consigliera Battistini, con la quale la sindaca Sisti si è definita “completamente d’accordo, su critiche e su come affrontare il futuro”.

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