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Servizi garantiti, in arrivo due nuove ambulanze, la Pubblica Assistenza ‘mira’ la legge regionale

Approvato il bilancio di previsione dell'associazione di Via Carducci: "il 73 per cento degli introiti arrivano dai servizi funebri."

Pubblica assistenza

Un altro anno sul quale lavorare e tanti progetti in campo per la Pubblica assistenza della Spezia che nei giorni scorsi ha approvato il bilancio di previsione per l’anno 2022. Il 2021 si chiude positivamente ma non mancano le preoccupazioni per la legge regionale sui servizi funebri che di fatto tra circa due anni impedirebbe all’ente di continuare a svolgere i servizi  funebri con l’assetto odierno. Da 132 anni la Pubblica assistenza tende la mano a famiglie in difficoltà, ai senza fissa dimora ed è sempre in prima linea nel pronto soccorso. A parlare per l’associazione sono i numeri che mettono in evidenza i servizi offerti, senza mai tirarsi indietro. Con l’avvento del Covid si sono presentati costi sempre maggiori, sia per i dispositivi di sicurezza che per il sostegno richiesto dalle famiglie. Se nel 2019, pre pandemia i nuclei assistiti erano una decina, a novembre 2021 sono diventati 106, 2 in più rispetto allo stesso periodo del 2020. Nel 2021, con i dati aggiornati a ottobre, sono stati chiesti più servizi. La consegna spese ha toccato la consistente cifra di 1.777, 3.888 trasporti di emergenza sanitaria garantiti ventiquattro ore al giorno, 3.519 trasporti sanitari ordinari, 98 servizi di Gsat (stazionamento tamponi) e 158 stazionamenti vaccinali. I servizi funebri sono stati 658.  Più di 1.700 le cene per i senza fissa dimora.

L’ente rappresenta un punto di riferimento per la comunità. “Con la legge regionale verranno messi a rischio i servizi alla persona, trenta posti di lavoro e la garanzia del soccorso ventiquattro ore al giorno”. A ribadirlo il Consiglio di amministrazione che ha sottolineato davanti ai soci: il 73 per cento degli introiti arrivano dai servizi funebri. Se la legge regionale non verrà contrastata metteremo a rischio la serenità di trenta famiglie e non sarà più possibile fare da calmieri del mercato dando spazio solo al privato”. Nel caso non si addivenga al cambiamento della legge regionale la Pubblica assistenza ha intenzione di intraprendere ogni azione possibile tesa a dimostrare l’incostituzionalità della stessa. “Il nostro impegno è costante e faremo il possibile per esserci sempre – ha spiegato Inaco Bianchi, presidente della Pubblica assistenza -.  Grazie al bilancio positivo dell’anno scorso abbiamo potuto acquistare due nuove ambulanze e programmare l’acquisto di una terza nel corso del 2022.
Sappiamo che la comunità è molto legata all’ente e lo dimostra con alcune elargizioni come ha fatto recentemente il Rotary, che ringraziamo per la generosa donazione di 5mila euro”.

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