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Giotto e Dante. Due geni a confronto al Museo Lia

Generico novembre 2021

Continuano gli appuntamenti con Giotto e Dante al Museo Lia della Spezia. Nella giornata di ieri, giovedì 25 novembre, nell’ambito della mostra “Dante e Giotto. Dialogo e suggestione”, curata da Andrea Marmori e Francesca Giorgi, si è tenuto l’incontro pubblico dal titolo: “Dante e Giotto: La nascita di un nuovo linguaggio nella poesia e nella pittura”, alla presenza di Rossana Vitiello della Soprintendenza ABAP per la città metropolitana di Genova e la provincia della Spezia, e di Enrico Parodi, docente al Liceo Classico Colombo di Genova. Un’occasione per mettere a confronto due “giganti” vissuti nella stessa epoca, il Trecento, nel settecentenario dantesco. E un modo per riaccendere i riflettori sul passaggio del Sommo Poeta in Lunigiana. “Questo incontro – ha esordito Vitiello – ha l’obiettivo di stabilire un contatto tra linguaggio artistico e linguaggio letterario di due geni assoluti, Dante e Giotto, che lavorano per trovare connessioni tra i due tipi di linguaggio in un momento innovativo che condurrà alla modernità. Mettiamo a confronto immagine e parola ma non per stabilire primati – continua l’esperta – ma per cercare affinità tra questi due linguaggi in dialogo costante tra di loro”.

Durante l’incontro è così emerso ancor più chiaramente il parallelismo tra Giotto e Dante alla base della mostra del Lia. Il paragone tra i due trova infatti giustificazione nel fatto che come Dante è stato il padre della Lingua e della Letteratura italiana scegliendo di abbandonare il latino, la lingua della cultura, a favore del volgare, allo stesso modo Giotto ha rappresentato una figura rivoluzionaria nel campo figurativo, superando la tradizione bizantina e affermando un nuovo linguaggio occidentale. Due uomini coraggiosi, dunque, oltre che di grande genialità.

Tra le curiosità emerse dall’incontro, almeno due degne di nota. “Non tutti sanno che Dante aveva un rapporto diretto con l’arte figurativa – racconta Parodi – Era un pittore, un pittore dilettante. E ne abbiamo diretta testimonianza da lui stesso quando nella “Vita Nova” scrive “…io mi sedea in parte ne la quale, ricordandomi di lei (ndr Beatrice), disegnavo uno angelo sopra certe tavolette”- E ancora “…ritornàimi a la mia opera, cioè del disegnare figure d’angeli”. E la seconda riguarda sempre un altro testo di Dante che questa volta, citando lo stesso Giotto, esprime un concetto molto semplice quanto rivoluzionario per l’epoca: “Credette Cimabue ne la pittura tener lo campo, e ora ha Giotto il grido, sì che la fama di colui è scura”. In poche parole, con l’arte si può diventare famosi!

La mostra – che vanta due straordinari prestiti, “Madonna con il Bambino” di Cimabue e “Santo Stefano” di Giotto – può essere visitata fino al 19 dicembre, salvo proroghe. Gli appuntamenti collaterali, invece, continuano nei prossimi giorni secondo il seguente calendario:

30 novembre ore 16: Visita guidata alla mostra a cura del curatore Andrea Marmori

2 dicembre ore 16: “Le illustrazioni della Divina Commedia di Francesco Marcolini da Forlì con il commento di Alessandro Vellutello (Venezia, 1544): attribuzione, uso, e copia”, a cura di Francesca Nepori – Direttore Archivio di stato di Massa

4 dicembre ore 15: “Come nasce una stella: la cometa di Giotto”, Laboratorio ludico-didattico per bambini 5-12 anni a cura della Cooperativa Zoe

9 dicembre ore 16: Visita guidata alla mostra a cura della curatrice Francesca Giorgi

16 dicembre ore 16: ““Parlata su Giotto”. La ricezione di Giotto nell’arte contemporanea”, a cura di Lara Conte – Docente di Storia dell’arte contemporanea, Università degli Studi Roma Tre

Informazioni e prenotazioni: Museo Civico “Amedeo Lia” 0187 731100 / museoliareception@comune.sp.it

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