Era il febbraio del 2020 quando, a Ponzano Magra, Romano Mantegazza, 92 anni, intervenne per prendere le difese della sua badante, aggredita dal compagno, operaio rumeno di 46 anni. Questi colpì l’anziano, che cadde a terra battendo la testa per poi purtroppo spirare, all’ospedale San Bartolomeo. Nel marzo successivo l’arresto dell’aggressore in Romania. Stamani in Piazza Cerri a Ponzano, in occasione della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, alla memoria di Mantegazza è stata dedicata una panchina. Anzi, la ‘sua’ panchina, dove tanto gli piaceva sedersi. A Romano Mantegazza, in memoria di un gesto eroico compiuto in difesa di una donna vittima di violenza, recita la targa apposta dal Comune di Santo Stefano. Alla scopritura della panchina, dipinta di rosso, colore della Giornata, hanno preso parte tra i tanti la sindaca Paola Sisti, i figli di Mantegazza Giovanni e Isabella, i carabinieri luogotenente Maurizio Bragazzi e maresciallo Annunziata Cirillo (che hanno portato il saluto del capitano Federico Silvestri), che si occuparono dell’indagine, rappresentanti dei gruppi consiliari. La consigliera comunale Marzia Bertolla ha omaggiato la memoria di Mantegazza leggendo una poesia dal Premio Orsini. “Oggi, da un’idea della professoressa Anna Maria Lago, intitoliamo questa panchina rossa, rossa come il colore della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, a Romano Mantegazza, morto per difendere la sua badante dalle botte del compagno”. In precedenza, davanti all’ingresso del centro commerciale La Fabbrica, l’inaugurazione di un’altra panchina rossa per sensibilizzare sempre più la comunità sul tema della violenza sulle donne.
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