Sciopero dei tassisti quest’oggi anche alla Spezia con protesta dalle 8 alle 22 come in gran parte dei capoluoghi di provincia italiani. Sul banco degli imputati è finito il Ddl concorrenza che non può essere pretesto per regalare gestione domanda a piattaforme di mera intermediazione. La concorrenza anche se spinta all’estremo non dovrebbe insomma mai riguardare i servizi pubblici o di forte interesse pubblico. E anche i trasporti rientrano tra questi servizi che devono essere regolati per evitare che il mercato definisca i prezzi approfittando della debolezza degli utenti, aumentando il costo dei servizi con l’aumento del bisogno di trasporto. Una dozzina di taxi è partita in carovana dal piazzale della stazione centrale per raggiungere, passando per il centro cittadino, Piazza Europa, luogo del presidio del pomeriggio.
Si sentono di fatto dei riders 4.0 del trasporto persone, attraverso un caporalato digitale imposto. Nessuna paura della tecnologia ma nemmeno snaturare o destrutturare quanto costruito in decenni di servizio e che, secondo loro, è seriamente messo in discussione generando ansia e impedendo di pianificare investimenti e interventi. L’appello è alla politica che deve avere il coraggio di regolare l’operatività delle piattaforme di pura intermediazione, “ponendo limiti e regole chiare per evitare comportamenti non corretti e distorsioni, ma pare sia molto più semplice inchinarsi alla finanza che tutelare il lavoro”.