“Quelli di via Milano 44” dopo trent’anni hanno voluto ritrovarsi per rievocare insieme la loro singolare vicenda fatta di educazione alla multiculturalità, di impegno per una città aperta e solidale, di lotta per contrastare ogni forma di razzismo. Erano gli inizi degli anni ’90 quando decisero di dare vita al Comitato Solidarietà Immigrati per gestire un centro di accoglienza e per organizzare le tante iniziative che fecero di Spezia una delle realtà più avanzate su quel terreno. Riuscirono in anticipo sui tempi a mettere assieme allo stesso tavolo, o meglio a fare rete come si direbbe oggi, associazioni, chiese, sindacati. Così, anche grazie alle misure contemplate dalla allora neonata legge Martelli da una parte e all’iniziativa dell’assessore Mariangela Baiocchi del Comune della Spezia dall’altra, poterono prodigarsi per garantire ai primi immigrati che giungevano in città, disorientati e privi di qualunque appoggio, un punto di ospitalità e di primo aiuto. Così sabato 20 novembre si sono riuniti, prima accolti calorosamente dalla moschea di via Mantegazza, dove hanno ritrovato alcuni degli ospiti di allora e dei loro figli, e poi a seguire al Circolo Arci del Canaletto dove è stata ricostruita coralmente quella storia così ricca di impegno civile. Una storia che ha lasciato un’impronta etica e valoriale profonda nella vita di ognuno dei protagonisti come nella vita della comunità cittadina.
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