Troppo rumore nei cantieri edili e un vuoto normativo all’interno del regolamento comunale, in materia di acustica. Mentre il Comune lavora per una revisione totale del Piano dell’acustica, la Commissione I produrrà un’integrazione di quello già esistente per limitare la fascia oraria della lavorazione nei cantieri. E’ quanto emerso nella riunione di oggi pomeriggio ma del tema se ne era già discusso, a ottobre, quando il comandante della Polizia locale Francesco Bertoneri evidenziò un vuoto normativo a seguito della segnalazione di alcuni cittadini di Via Fontevivo che convivevano con difficoltà con i cantieri presenti in quella zona. In quella sede emerse l’assenza di limitazioni orarie per le lavorazioni, ma solo sulla produzione dei decibel che sono comunque soggette a deroghe.
La precedente commissione III ha affidato la palla alla I perché ha competenze sulle modifiche di questo regolamento. Il parere in entrambe le sedute è stato unanime ed è necessario introdurre una limitazione oraria per una migliore convivenza con i residenti. Al termine di un’ora e mezzo di discussione, nel corso della quale sono stati evidenziati anche i limiti per eventuali modifiche, i commissari si sono fatti carico di introdurre una piccola integrazione, all’articolo 19 comma 1, secondo la quale i cantieri dovranno fermarsi dalle 20 alle 8 del mattino.
La commissione produrrà entro una decina di giorni un documento per poi riunirsi per il suo licenziamento. Tra questa e la prossima seduta i commissari si affideranno agli uffici tecnici per scrivere al meglio l’integrazione al fine di approvarla e inserirla.
Ma questa si tratta di una manovra “tampone”, perché l’assessore Casati ha annunciato che il regolamento comunale sull’acustica verrà revisionato interamente. “A breve procederemo con una revisione totale del regolamento e abbiamo elaborato un piano di classificazione acustica comunale e di risanamento – detto -. Il rapporto preliminare è già stato presentato e partirà l’iter per l’adozione del piano che prevede il periodo di osservazione, le controdeduzioni e la delibera di consiglio che poi verrà passata alla Provincia”.