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In gara da pontremoli a filetto

Qual è il miglior testarolo della Lunigiana? Torna la disfida

I ristoratori della Lunigiana aderenti a Vetrina Toscana si cimenteranno in una vera e propria gara del gusto. Due anni fa a vincere fu il piatto dell'Osteria Mezzacollina di Gavedo di Mulazzo.

Testaroli

Quale sarà il migliore testarolo della Lunigiana che proverà a scalzare quello che nel 2019 trionfò nella prima edizione della disfida? A deciderlo ci prova, ovviamente sotto forma di simpatica tenzone, ancora una volta Confesercenti Toscana Nord con la seconda edizione della “Disfida del Testarolo”, dopo che due anni fa a vincere fu il piatto dell’Osteria Mezzacollina di Gavedo di Mulazzo. Una iniziativa che rientra nel progetto di Vetrina Toscana ed è finanziato da Regione Toscana e dalla Camera di Commercio di Massa Carrara.

“Il Testarolo è antico prodotto tipico del territorio lunigianese che può essere accompagnato da vari condimenti, dal pesto, al ragù di carne – spiegano il presidente di Confesercenti Massa Carrara Stefano Gazzoli ed il responsabile Adriano Rapaioli -. Piatto che contraddistingue un territorio ed i ristoranti che continuano a portare avanti questa tradizione magari con qualche adeguamento ai tempi. Da qui la nostra idea di riproporre una sfida tra i ristoratori della Lunigiana aderenti a Vetrina Toscana, che si cimenteranno in una vera e propria gara del gusto. Dopo l’interruzione dell’anno scorso a causa delle restrizioni covid, torniamo anche per dare un segnale di ripartenza della categoria”. Ecco i locali in lizza e l’orario delle degustazioni da parte della giuria. Martedì 16 novembre a Bagnone: Locanda La Lina alle 12 e Ristorante Gugù alle 14. Giovedì 18 a Pontremoli: ore 12 Osteria San Francesco e il lupo, ore 14 Agriturismo Filippi; martedì 23 alle 12 Ristorante Caveau del teatro e alle 14 Osteria Da Bussè. Giovedì 25 a Filattiera: ore 12 Agriturismo La Vecchia Cascina e alle 14 Ristorante Il Cantinon.

Martedì 30 a Fosdinovo: alle 12 Agriturismo La Burlanda e alle 14 Agriturismo La Maestà. Giuria di qualità composta dal professor Rolando Paganini, lunigianese doc, rinomato chef ed ex docente dell’Istituto Alberghiero di Bagnone, da Alessio Bocconi rappresentante della Condotta Slow Food Lunigiana Apuana e da Lorenzo Chiappini presidente dell’Associazione Italiana Sommelier della provincia di Massa Carrara chiamata a giudicare il piatto migliore. Conclude Rapaioli: “La disfida avrà anche un obiettivo di tipo turistico e culturale, quello di andare cioè a promuovere un territorio particolare, ricco di storia, di cultura e di natura, ma non sempre conosciuto dai turisti che visitano la nostra regione. Alcuni esempi di queste ricchezze sono rappresentati dai numerosi castelli e dalle dimore storiche, dalle pievi e dagli indimenticabili itinerari tra gli splendidi borghi. L’idea è anche quella, quindi, di promuovere, accanto alle prelibatezze enogastronomiche, i piccoli borghi storici e le bellezze naturali che caratterizzano questa parte nascosta di Toscana. A maggiore dopo mesi terribili a causa della pandemia che ci auguriamo siano messi alle spalle e che quindi si possa tornare grazie alla campagna vaccinale a vivere le nostre realtà.

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