Trieste chiama, la Spezia risponde. Nei contagi. Sono numeri preoccupanti quelli relativi all’andamento della pandemia nella provincia spezzina, che oggi risulta la quarta per incidenza in tutta Italia. Secondo la graduatoria stilata da Cura Italia, al 14 novembre del 2021 vi sono stati 231 positivi ogni 100mila abitanti nell’ultima settimana tra Luni e Deiva Marina. Peggio fanno solo le tre province del Nord Est che sono diventati casi nazionali per le ripetuta manifestazioni di protesta, che hanno attirato persone da svariate parti d’Italia.
In vetta c’è infatti la Trieste dei cortei anti green pass con un’incidenza di 640 casi nel periodo 8-14 novembre 2021, affiancata al terzo posto dalla confinante Gorizia a 368. In mezzo la provincia autonoma di Bolzano a quota 389, dove si “è in ritardo rispetto alle altre regioni italiane in termini di vaccinazioni”, come dichiarato pochi giorni fa dal presidente Arno Kompatscher. A seguire La Spezia (231) e poi Forlì-Cesena (210), Messina (179), Padova (157), Udine (156), Ravenna (140) e Pordenone (140).
Secondo il bollettino Alisa di ieri, domenica 14 novembre 2021, gli attualmente positivi alla Spezia e provincia sono 784. Più del doppio rispetto ad Imperia (416) e 330 in più rispetto a Savona, le altre province liguri assimilabili per popolazione. Per capire quanto il dato sia significativo, il 13 settembre del 2020, con l’istituzione della zona off limits dell’Umbertino decisa da poche ore, i positivi accertati in provinicia erano 736. La differenza la fa la situazione degli ospedali: allora vi erano 81 ricoverati con 7 terapie intensive e una pressione crescente su Sant’Andrea e San Bartolomeo. A ieri invece in ASL5 i pazienti Covid erano 9, di cui tre gravi. L’ospedale di Sarzana è da settimane Covid free. Le prime dosi di vaccino anti Covid in Liguria sarebbero state inoculate il 27 dicembre successivo.