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Modello di origine bizantina

La Madonna del Latte cattura l’attenzione del pubblico del Diocesano

Un venerdì sera all'insegna dell'arte, concluso dagli Juvenes Cantores di Santa Maria.

Museo diocesano di Sarzana, serata dedicata alla Madonna del Latte

Interessante evento ieri sera al Museo Diocesano di Sarzana, dove di fronte a un pubblico numeroso ed attento è stato sviluppato il tema della devozione alla Madonna del Latte. Modello iconografico di origine bizantina (Madonna galaktotrophousa) ripreso in Italia già nel XIII° e XIV° secolo (Virgo lactans) ha avuto costante fortuna nella pittura e nella scultura fino al XVII° secolo (Ambrogio Lorenzetti, Fouquet, Pinturicchio, Verrocchio, Boltraffio, Murillo…).
Barbara Sisti, storica dell’arte e Direttrice del Museo Diocesano di Sarzana, ha compiuto un breve excursus sui rari esempi di quel modello iconografico presenti nel nostro territorio, soffermandosi in particolare su un dipinto in tema presente nella chiesa di San Pietro a Montemarcello, di autore ignoto ma che pare fedelmente modellato su di una celebre incisione attribuita a Guido Reni o ad Annibale Carracci. La direttrice ha altresì ricordato la documentata storica presenza – fra le Reliquie del tesoro della Cattedrale di Sarzana ma oggi perduto – di un frammento della roccia della Grotta del Latte di Betlemme, dove – secondo la tradizione – Maria, in fuga con Giuseppe e il Bambino dalla Strage degli Innocenti, avrebbe lasciato cadere alcune gocce di latte materno che avrebbero colorito di bianco l’intera grotta, divenuta – dal V° secolo in avanti – meta di pellegrinaggio delle madri sterili o con problemi di allattamento non solo di fede cristiana ma anche di religione ebraica e addirittura musulmana.
Di seguito Silvia Valle Parri, storica dell’Arte di origine spezzina che vive e lavora a Lugano, ha presentato un interessante lavoro di ricerca dedicato a questo particolare soggetto iconografico, che la Valle Parri ha studiato con particolare riferimento all’ambito ticinese, dove il culto e la devota rappresentazione della Madonna del Latte presentano un particolare grado di diffusione e di intensità.
Al termine dell’incontro, gli Juvenes Cantores della Cattedrale di Santa Maria, diretti da Alessandra Montali, hanno eseguito il mottetto ‘Nesciens Mater’ del celebre compositore fiammingo cinquecentesco Jean Mouton.
Un’esecuzione di grande virtuosismo per un brano a otto voci interpretato ‘a parti reali’, ovvero impiegando un solo cantore per ciascuna delle otto voci, a conferma del formidabile livello raggiunto dal gruppo vocale sarzanese che si è spesso esibito – impreziosendoli – nell’ambito di eventi organizzati al Museo Diocesano di Sarzana.

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