Le giornate si accorciano, l’aria si rinfresca, le vetrine e le strade cominciano a vestirsi di luci. Il periodo natalizio però alle Cinque Terre e alla Spezia ha sempre qualcosa di diverso e magico. Da sessant’anni a partire dall’8 dicembre, la collina di Manarola regala sempre un’emozione in più con un occhio fisso all’attualità. Il fautore di questa meraviglia, che ogni anno richiama migliaia di persone, è Mario Andreoli che per questa edizione ha progettato altre otto figure che andranno ad aggiungersi a quella schiera luminosa che ogni anno lancia messaggi di pace, solidarietà e comunione nel mondo.
Novantatrè anni, un amore sconfinato per la sua terra e la grande capacità di usare materiali di scarto facendoli rinascere e trasformarli in quella che di fatto è un’immensa opera d’arte, in costante evoluzione e rispettosa dell’ambiente. Il lavoro di Mario ha superato la pandemia, anche nell’anno più buio, nel 2020, dedicò le figure del suo presepe al personale sanitario i primi caduti contro la lotta al Covid.
Ma quest’anno non sarà solo il presepe della collina a crescere. In questi giorni Mario non è riuscito a salire alle Croci dove l’ Associazione Presepe di Manarola Mario Andreoli, i volontari anche dei Cai di cui è socio onorario stanno allestendo le figure. Andreoli però non si è fermato e quindi ha deciso di arricchire un altro presepe luminoso. Si tratta di quello realizzato vicino a casa sua ben visibile da Piazza Capellini, lo ha ingrandito. Nella foto si vede Mario, di spalle, che studia le sue creazioni.