L’Austria da ieri ha varato il sistema del cosiddetto lockdown selettivo per i non vaccinati, per cercare di arginare la quarta ondata di Covid che sta esplodendo in Europa e non dover chiudere le attività indiscriminatamente. Nel Paese confinante in molti luoghi della socialità come ristoranti, centri di cura della persona, locali notturni, hotel, eventi culturali, palestre e cinema, non sarà consentito entrare a chi non è protetto dal Covid-19. E mentre c’è chi come lo stesso presidente regionale Toti non disdegnerebbe una soluzione all’austriaca anche in Italia, in special modo per scongiurare il ritorno alla zona gialla da parte di molte regioni, c’è anche chi come il coordinatore del Comitato Tecnico Scientifico e presidente del Consiglio Superiore di Sanità Franco Locatelli, appare scettico di fronte a questa possibile evenienza: “Sia in termini concreti operativi sia per quanto riguarda la compatibilità con i diritti costituzionali penso sia alquanto problematica quindi non credo sia una soluzione proponibile nel nostro Paese. Quegli elementi non rendono la misura considerabile”.
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