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Un buona auspicio per gli assenti di oggi

Nello Spezia obliquo di Thiago Motta i “reietti” tornano grandi

L'abito taylor made costruito dall'italobrasiliano è molto dinamico, tutti si muovono a seconda del pallone e dei compagni, la squadra si allunga e accorcia, chiude un'ala e apre l'altra. Non stupisce che a fine partita in tanti siano letteralmente esausti. Un saggio del "flow" teorizzato a Coverciano.

SPEZIA - TORINO 1-0 (07/11/2021)

Inizio del secondo tempo di Spezia-Torino. Verde riceve la battuta di Nzola dal centro di centrocampo in posizione di mediano davanti alla difesa, lancia con il sinistro e corre dietro al pallone per guadagnare la posizione di trequartista o sottopunta. Maggiore spesso è più alto di lui quando c’è da pressare sui portatori di palla granata. E poi c’è Gyasi che si abbassa e diventa il quinto di difesa in fase di non possesso, con Amian che si affianca ai due centrali.

E’ lo Spezia “obliguo” di Thiago Motta, quello che ha mandato a vuoto Juric che puntava sui duelli dei singoli. Dovevano essere gli ospiti a cucirsi addosso ai bianchi per soffocarli e farli sbagliare, invece è successo il contrario. L’abito taylor made costruito dall’italobrasiliano è molto dinamico, tutti si muovono a seconda del pallone e dei compagni, la squadra si allunga e accorcia, chiude un’ala e apre l’altra. Non stupisce che a fine partita in tanti siano letteralmente esausti.

SPEZIA - TORINO 1-0 (07/11/2021)

 

Così Thiago Motta vince la prima partita del campionato contro una squadra destinata a gravitare in altre zone di classifica. Così si ha per la prima volta un saggio di quali ingredienti siano effettivamente a disposizione e quale grado di creatività possa valorizzarli. Senza che per questo allontani le problematiche odierne, che la sosta non risolverà. In panchina c’è un solo centrale, ma convalescente, come Kiwior e non vi sono centrocampisti. Nel finale va Salcedo a fare massa in mezzo, entra nel flow teorizzato dal tecnico nella famosa tesi di Coverciano, che gli valse il punteggio più alto del suo corso.

Da quel flusso si sono stagliati i “reietti”. C’è spazio per Jacopo Sala, che un anno fa scambiava opinioni senza filtro con Italiano dopo Crotone-Spezia e finiva fuori dai piani per il resto della stagione. Spicca M’Bala Nzola, esubero di un’estate intera e ad un certo punto mal vissuto anche da una parte della piazza, ma attaccante che continua a far giocare bene tutta la squadra. E poi c’è Verde a fare davvero il 10, con discreto grado di libertà, evocato negli scorsi turni in cui gli fu preferita la linea verde. E’ anche un messaggio agli assenti: c’è spazio per tutti e tutti serviranno.

SPEZIA - TORINO 1-0 (07/11/2021)

 

Al ritorno si giocano otto partite in un mese, Coppa Italia contro il Lecce compresa. Diventa l’occasione per dare minutaggio ai rientranti: Agudelo e Bourabia dovrebbero esserci, avranno bisogno di spazio anche Sher e Nguiamba. Il resto è campionato, con qualche sfida da non sbagliare in casa e il resto fortuna da conquistarsi in trasferta contro le grandi: Atalanta, Roma, Inter, Napoli. Per chiudere meglio dell’anno scorso il girone d’andata servono sei punti. Due vittorie oppure una vittoria e tre pareggi. Si può fare.

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