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Fondamentale la programmazione per il 2022

Più fondi per la sanità spezzina e si guarda al futuro con il rapporto tra Asl e centri medici accreditati

Tavola rotonda "Salute un bene per tutti" in Confartigianato dove si è discusso del rapporto tra sanità pubblica e centri medici accreditati che hanno aumentato le proprie prestazioni a partire dalla campagna vaccinale alla ex Fitram. Molti i temi sollevati. Dallo stato degli ospedali spezzini, all'abbattimento delle liste d'attesa, fino al futuro dell'ospedale Felettino.

Aumentare i fondi a disposizione per la sanità spezzina, tramite il progetto Restart, l’idea del direttore generale di Asl 5 Paolo Cavagnaro è chiara: “Sembra che altre aziende liguri non riescano a utilizzare tutto il loro budget, io conto di usarne un po’ di più per questa provincia”.

E’ quanto emerso nell’ambito di “Salute un bene per tutti”, convegno organizzato da Confartigianato la Spezia sul tema dell’integrazione tra sanità pubblica e centri medici accreditati, tra i temi sollevati anche quello delle liste d’attesa con l’azzeramento delle liste d’attesa per Oculistica entro dicembre, dello stato attuale del Sant’Andrea e del San Bartolomeo, ai quali si sono aggiunti l’annuncio di 3miliardi di euro destinati alla sanità ligure e un breve punto sull’ultima riunione sul futuro dell’ospedale Felettino. Hanno partecipato il sottosegretario alla Salute Andrea Costa, il presidente del Consiglio Regionale Gian Marco Medusei, il direttore generale di Asl 5 Paolo Cavagnaro e il responsabile Salute per l’associazione di categoria Ernesto Bolisciano moderati dal giornalista Andrea Scuderi.

Il direttore di Confartigianato Giuseppe Menchelli ha spiegato: “In questo contesto rappresentiamo le imprese del settore sanitario ma anche le persone. Abbiamo sempre avuto molta attenzione a un tema prioritario come quello della salute. Confartigianato Salute è molto attiva e abbiamo cercato di muoverci con lo scopo di integrare la sanità. L’obiettivo è dare prestazioni di qualità ai cittadini con costi calmierati. Non è stato semplice ma siamo riusciti ad arrivare ad un risultato importante testimoniato dall’hub del Canaletto dove i centri medici accreditati hanno lavorato in punta di piedi. Gli utenti infatti non si sono accorti se ci fossero particolari interventi da parte del privato. Questo è un grande obiettivo raggiunto e questo incontro rappresenta la voglia di andare avanti e costruire nuovi progetti”.

Abbiamo aumentato le prestazioni che erogavamo – ha spiegato Ernesto Bolisciano -. Da aprile 2021 le strutture sanitarie accreditate in collaborazione con Asl 5, alla ex Fitram, hanno gestito le vaccinazioni degli spezzini. In merito il presidente Toti ci ha chiesto se in provincia potevamo dare una mano e abbiamo aderito. Sono stati dunque realizzati dei percorsi condivisi e per la prima volta alla Spezia abbiamo dato le prestazioni necessarie, ma condiviso anche gli stessi spazi e protocolli volti al miglioramento delle attività vaccinali. Ai cittadini è stata garantita la velocità della prestazione ed è l’obiettivo che vogliamo porre anche in questo tavolo.  In sanità la programmazione è fondamentale perché mancano ancora protocolli e linee guida che possano aiutare a integrare il servizio sanitario regionale e quello dei centri accreditati”.

Le strutture sanitarie accreditate in provincia della Spezia sono otto e operano sul territorio da circa trent’anni.

Rimarremo a disposizione del servizio sanitario regionale – ha aggiunto – anche con il servizio tamponi dove ci chiederanno di essere presenti. Ci piacerebbe affrontare il progetto Re Start che garantisce risposte importanti, riteniamo che sia importante, perché si integra con le strutture sanitarie accreditate. Sono state impiegate risorse e competenze, siamo utili alla territorialità e puntiamo a estenderla. In alcuni casi, come quello di Ceparana, rappresentano un punto di riferimento importante, pensiamo anche all’Alma mater. E’ importante monitorare le richieste del territorio e noi vorremmo essere utili. Capiamo velocemente se le necessità del territorio mutano. Vorremmo poter proseguire ma serve una maggiore programmazione e la nostra velocità può essere usata in questo senso“.

Il presidente del consiglio regionale Gianmarco Medusei ha detto: “Il mio è in parte un occhio tecnico, talvolta critico. La collaborazione tra sanità pubblica e privata è fondamentale per il recupero delle liste d’attesa rimaste indietro per la pandemia. E’ un tema che si sta affrontando in maniera risolutiva. Il dialogo va avanti con Asl 5. Il ruolo che le strutture accreditate spezzine è forte ed è fondamentale la programmazione. Oggi ci troviamo a prendere delle decisioni veloci. La Regione sta puntando molto sulle convenzioni, il progetto Restart (progetto di erogazione di fondi regionali per far ripartire la Sanità ligure, NdR). E il tema del recupero delle liste d’attesa è molto sentito in tutto il territorio ligure, ma La Spezia sta facendo un buon lavoro in prospettiva. Il rapporto tra pubblico e privato si sta rivelando fondamentale per dare una risposta veloce“.

Il direttore generale di Asl 5 Paolo Cavagnaro ha fatto un punto, dal suo insediamento sette mesi fa, del rapporto tra sistema sanitario pubblico e centri medici accreditati. “Quanto fatto alla Fitram è una collaborazione in più rispetto a quanto già c’era, tramite i budget già concordati dalla Regione e Alisa nel 2020 – ha detto il direttore generale -. Il progetto Re Start è focalizzato su alcune tipologie di interventi per la revisione delle liste d’attesa per gli esami diagnostici e le prestazioni. Come servizio pubblico dobbiamo rispondere a tutte le richieste. Per quanto riguarda la chirurgia l’implemento del Restart in questi ultimi tre mesi è stato di 930mila euro. Sembra che altre aziende liguri non riescano a utilizzare tutto il loro budget, io conto di usarlo un po’ di più per la provincia della Spezia. Si aggiungono 281mila euro per l’attività specialistica. Anche qui bisognerà fare un piano preciso di attività aziendale”.

In merito alle liste d’attesa, Cavagnaro ha sottolineato: “In tutte le Asl liguri e nazionali ci sono anche problemi organizzativi. Ai miei collaboratori talvolta dico che devono avere anche maggiore elasticità. Da parte nostra c’è il massimo impegno e sulla programmazione del 2022 deve esserci la massima priorità, perché ci è stato assicurato che il progetto Restart andrà avanti almeno fino ai primi sei mesi del 2022. La collaborazione alla Fitram con i centri accreditati e il servizio tamponi si sono rivelati una buona idea”.

“I nostri ospedali funzionano  – ha concluso Cavagnaro – e io non ho mai detto che nessuno chiuderà.  Il Sant’Andrea ha ottimi professionisti ma è evidente che ci sono problemi strutturali che cerchiamo di tamponare e affrontare. Il San Bartolomeo è indispensabile. E la buona notizia è che con le nuove strumentazioni di oculistica abbiamo raddoppiato le prestazioni e la lista d’attesa sarà esaurita entro dicembre. Soffriamo molto di più sulla parte ortopedica perché i due candidati che dovrebbero subentrare stanno finendo di specializzarsi per gennaio. La struttura dunque riesce a fare meno. Per gli screening abbiamo acquisito un nuovo mammografo a Bragarina per portare fuori dall’ospedale questo tipo di servizio”.

A chiudere il tavolo è stato l’intervento del sottosegretario alla Salute Andrea Costa. “Condividere percorsi e lavorare insieme come nel caso di Asl 5 e i centri accreditati rappresentano la sanità del futuro. L’obiettivo è comune e volto a migliorare la vita dei cittadini. Quello che accade in questo territorio è un esempio virtuoso e dimostra che si possono offrire servizi migliori. Chi alimenta il dibattito tra sanità pubblica e privata cerca di fare una discussione anacronistica. Bisogna condividere percorsi per dare servizi più vicini ai cittadini. E’ chiaro che le strutture accreditate dislocate sui territori danno una maggiore capillarità. Dobbiamo cercare di trovare percorsi positivi da condividere. Sono stati stanziati 600milioni abbiamo autorizzato le Regioni di attingere anche attraverso la collaborazioni con il privato. E’ una testimonianza di un approccio diverso. Siamo di fronte a una nuova fase, alla recente riunione del Cipe, per la prima volta in dieci anni c’è stato un incremento dei soldi a disposizione. Tre miliardi saranno per la Liguria, ci saranno dunque le condizioni economiche per fare scelte e programmazione adeguate per migliorare“.

 In merito all’ospedale Felettino il sottosegretario Costa ha aggiunto: “Si è conclusa l’Istruttoria e la Regione Liguria ha fornito tutte le integrazioni richieste,l’8 novembre incontrerò i funzionari dei ministeri delle Finanze e della Salute. Io confido in una risposta positiva perché i cittadini aspettano questa struttura da 40 anni. C’è ancora massimo riserbo sulla scelta”.

 

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