LA REDAZIONE
Scrivici
PUBBLICITÀ
Richiedi contatto
Violenza sulle donne

Pd Arcola: “Zona fucsia distrutta da chi non riesce a confrontarsi con una realtà tragica”

Orlandi e Rosa: "Comune offra uno spazio all'associazione "Non una di meno" per creare uno zona analoga".

“Le cronache sono piene di notizie di tentativi di stupro, di violenze sulle donne, su corpi che sembrano non avere dignità: soltanto nel corso di quest’anno si contano più di 70 femminicidi, epiloghi tragici di relazioni malate. Ogni volta che ciò accade ogni donna si sente coinvolta e prova emozioni che affondano le loro radici nella parte più intima dei sentimenti e del proprio sentirsi persona. E a poco valgono le riflessioni, le conquiste, la consapevolezza di sè , perchè con quelle azioni , una volta di più, viene dichiarata la sua vulnerabilità. Ma cosa si può fare? Il primo è la solidarietà/la sorellanza/ la vicinanza alle donne vittime di violenza perchè non si sentano sole e non vivano queste esperienze ripiegandosi su se stesse.
Il secondo, più difficile ed impegnativo, è quello di creare un nuovo movimento delle donne; un movimento catalizzatore delle tante esperienze che l’universo femminile esprime, soprattutto in questo momento storico in cui sono emerse con prepotenza le contraddizioni che erano latenti e silenti, coperte da abitudini e da un lento e continuo arretramento delle conquiste femminili.
Per il primo aspetto esiste una rete di associazioni, centri dedicati, case di accoglienza, servizi sociali comunali che lavorano prendendosi cura delle donne ferite, nel corpo e nei sentimenti, minacciate, vittime di “stereotipi”, come si sente dire quando ci si avvicina al tema delle relazioni tra i generi: tutto questo mondo solidale è spesso espressione di volontariato generoso di altre donne, mal finanziato, spesso vacillante nella propria operatività. I Centri Antiviolenza sono ancora troppo pochi rispetto alle esigenze che quotidianamente si presentano. Il Comune di Arcola rappresenta un’avanguardia in questo impegno, infatti ha destinato un proprio immobile nella frazione di Trebiano per ospitare un centro antiviolenza gestito da un’associazione di volontariato impegnata da anni in attività di accoglienza e sostegno alle vittime di violenza ed abusi. Inoltre, sta approntando un appartamento per ospitare donne italiane e straniere – con o senza figli/e minori – vittime di maltrattamenti e violenza di genere, ad alto rischio di incolumità e che necessitino di un’immediata ospitalità. Un’iniziativa che fa onore alla nostra Amministrazione e che ci auguriamo prosegua il suo scopo nel tempo.
Il secondo aspetto, cioè la fortificazione di un nuovo movimento delle donne, deve trovare anzitutto concretezza nella difesa del lavoro femminile: tema unificante e trasversale alle generazioni (giova ricordare che durante la pandemia il 70% del lavoro perso era di donne). Per questo plaudiamo alla manovra di bilancio 2021 presentata dal Governo con ruolo di primo piano del nostro Ministro del Lavoro , che si caratterizza indubbiamente per le variegate e numerose misure pensate per le donne, destinatarie di alcuni provvedimenti che si propongono, da un lato, di implementare le condizioni di accesso al lavoro, la conciliazione dell’attività di lavoro con le esigenze familiari, lo sviluppo dell’imprenditoria e la parità salariale e, dall’altro lato, di combattere la violenza e le discriminazioni per motivi di genere.
Chiudiamo queste riflessioni riportando quanto è accaduto, o meglio si è ripetuto, nella città della Spezia: nella città c’è una scalinata ed un muro su cui donne pietose, soprattutto dell’associazione ”Non una di meno”, hanno raccolto i nomi e le storie di donne uccise da uomini violenti affinchè la loro memoria non venisse persa. I loro nomi vengono scritti su fasce fucsia e la zona per questo è stata chiamata la “zona fucsia”. Purtroppo la “zona fucsia” è stata distrutta da chi non riesce a confrontarsi con una realtà tragica, rappresentata in modo concreto. Il confronto richiede umiltà, pensiero articolato, riflessione, tutti tratti sconosciuti a chi considera il “dominio” un elemento basilare delle relazioni tra i generi e quando non si possiede la comprensione è meglio distruggere.
Proprio perché Arcola si è distinta nell’impegno contro la violenza di genere, come Partito Democratico proponiamo al Comune di offrire uno spazio all’Associazione “Non una di meno” per creare anche sul nostro territorio “una zona fucsia “ così come chiediamo all’Amministrazione Comunale di ridare visibilità alla “panchina rossa “ già allestita per i medesimi fini in piazza 2 Giugno , per non dimenticare e tenere accesa l’attenzione ed il confronto della nostra comunità, da sempre sensibile su questi temi”.

Emialiana Orlandi (Responsabile politiche di genere)

Alessandro Rosa (Coordinatore gruppo welfare e diritti)

leggi anche
Riallestita la Zona Fucsia
L'intervento
Ripristinata la Zona Fucsia dopo l’attacco dei giorni scorsi
La Zona Fucsia ricostruita
"enorme lavoro collettivo"
Non una di meno: “Un vademecum antiviolenza, perché vogliamo rispondere”