Dopo tanti anni l’Autorità di sistema portuale del Mar Ligure Orientale ha deciso di mettere in atto un comma della legge 84/94, quella che aveva costituito le Autorità portuali, oggi sostituite dalle Adsp. Parliamo del verso che dava la possibilità della “cessione a titolo oneroso ad imprese autorizzate o concessionarie, anche in leasing, ovvero all’affitto… di beni mobili realizzati o comunque posseduti…”. I beni mobili in questione sono due gru presenti al Molo Fornelli, attualmente, e da 21 anni, in uso a Lsct, concessionaria dell’area.
Nei mesi scorsi gli uffici di Via del Molo hanno affidato la stima del valore delle due strutture di sollevamento a un tecnico specializzato che ha quantificato il valore totale in 9.184.300 euro, ma anche che il valore residuo all’anno 2019 delle operazioni di ammodernamento svolte nel 2011 per 8,6 milioni, era stimato in 5.759.776 euro. Pertanto il valore riferito al 2020 era di 3.424.524 euro.
A questa somma vanno sottratte due quote di ammortamento calcolate secondo i coefficienti Istat per 526.659,85 euro, portando il valore totale a 2.896.629,15 euro.
Per effetto di una nota dell’Authority risalente al 2011 si deve però considerare anche una deduzione del canone complessivo di una quota pari al 3% dell’investimento con una detrazione massima ammessa per anno pari al 50% del valore del canone complessivo. La deduzione non è stata mai attuata e dunque, per effetto di compensazione tra crediti aventi il carattere della certezza e della esigibilità, l’Adsp deve applicare una riduzione del valore di vendita delle gru di 2.580.000 euro (258.000 per 10 anni).
Rimarrebbe un valore di 316.629,15 euro, ma l’importo è destinato a scendere ancora. I costi di demolizione, infatti, sarebbero di 165.000 euro cui si aggiungerebbero 96.000 euro di spesa per spostamento e trasporto. Una riduzione che porta il valore finale a 55.629,15 euro. Ed è questo il prezzo che è stato proposto a Lsct da parte dell’Autorità di sistema portuale.