Subito dopo l’inizio della seduta odierna del consiglio regionale, il presidente Gianmarco Medusei ha espresso al presidente della giunta Giovanni Toti la solidarietà dell’assemblea dopo le minacce di morte ricevute ieri. «C’è un fin troppo esplicito riferimento al brigatismo – ha detto – nella scritta comparsa ieri, a due passi da quello che fu il covo di Via Fracchia, un riferimento ripreso dalla firma ‘P38’, non a caso l’arma simbolo degli anni di piombo. Identico il messaggio di morte. Più forte e convinta deve alzarsi allora la risposta della politica e delle istituzioni. La violenza intimidatoria, di qualsiasi natura o ispirazione ideologica non è mai la risposta, ma una sconfitta della dialettica politica e della democrazia. Il confronto, anche duro, non deve mai diventare scontro e tanto meno farsi minaccia. Queste minacce ci indignano, avviliscono la funzione propria di ogni consesso democratico quando si spingono a negare il valore della vita umana». Nel corso della seduta Luca Garibaldi (Pd), Claudio Muzio (FI), Gianni Pastorino (Linea Condivisa) e Paolo Ugolini (Mov5Stelle) si sono associati alla solidarietà espressa all’inizio della seduta dal presidente Medusei.
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