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"sappiamo della trattativa manon conosciamo condizioni"

Fusione Termomeccanica-Trillium, sindacati: “Strutture e produzione restino sul territorio”

Seduta interlocutoria della Commissione consiliare. Gli esponenti di Cgil, Cisl e Uil: "Azienda agirà secondo articolo 2112 per la continuità dei rapporti di lavoro. Al momento non sappiamo di più ma ci saranno comunque tempi tecnici nei quali verremo informati”.

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Esponenti sindacali e membri della Terza commissione del Consiglio comunale della Spezia si rivedranno quando le certezze sul futuro di Termomeccanica saranno maggiori delle indiscrezioni. La seduta odierna, richiesta dal capogruppo Pd Raffaelli, avrebbe infatti dovuto definire in modo nitido le situazione riguardante la fusione fra il ramo pompe di Termomeccanica – e solo questo – con Trillium Gabbioneta di Nova Milanese, ma le parole dei sindacalisti hanno confermato come si debba ancora attendere per avere un quadro più nitido.
“Abbiamo avuto un passaggio informale con il capo personale – ha spiegato Mattia Tivegna della Cgil – che ci ha dato alcuni dettagli sulla trattativa. Ad oggi l’incontro per il 20 ottobre per la definizione della nuova società non è ancora arrivato a conclusione. Siamo in una fase di contatti tra Termomeccanica e Trillium, azienda con la quale ha avuto rapporti in passato e che è molto forte sul mercato Usa, e l’intento della manovra sarà proprio quello di aggredire il mercato estero. Nascerà una nuova società – ha evidenziato Tivegna – il cui assetto però non è stato ancora definito ma in cui Trillium potrebbe avere la maggioranza. La fase verrà gestita secondo l’articolo 2112 con i dipendenti che passeranno alla nuova società in modo diretto, senza licenziamento e riassunzione. Si procederà, su richiesta, a liquidazione e tfr. Per quanto ci riguarda chiediamo che tutto avvenga nel rispetto dei livelli occupazionali e la permanenza sul territorio della produzione e delle strutture. Quando avremo un incontro con la dirigenza al completo daremo ulteriori dettagli”.
Graziano Leonardi di Uilm ha proseguito: “Abbiamo fatto un solo passaggio con l’azienda e per adesso stiamo ragionando sui sé e sui ma, sappiamo che c’è una trattativa ma non conosciamo le condizioni. Entreremo in partita per tutelare i lavoratori e i diritti che si portano dietro, anche se l’azienda ha accennato all’articolo 2112, resta da capire dove rimarranno sede e uffici. Oggi non siamo nelle condizioni di dire di più, anche se è chiaro che quando si parla di Termomeccanica bisogna ricordare che è una realtà che coinvolge più di 200 dipendenti. Tutto ciò che sappiamo lo abbiamo appreso dai quotidiani e nella riunione fatta con il responsabile del personale del gruppo che ha dato alcune linee guida”.

Una posizione confermata anche da Giuliano Chiocconi presente per la Cisl, mentre Raffaelli ha ribadito l’importanza di “capire quali saranno le rivendicazioni rispetto alle tutele per i lavoratori e la continuità dei contratti maturati”. Costantini (FdI) ha suggerito di riaggiornare la commissione quando ci saranno notizie aggiuntive ed esaustive mentre Leonardi ha rassicurato: “Dal momento in cui ci sarà la fusione ci saranno tempi tecnici da seguire che ci verranno comunicati. Avremo modo di gestire la partita e rivederci per dare spiegazioni più precise”.
La Commissione, con il presidente Cenerini, ha quindi deciso di attendere un segnale dai sindacati appena ci saranno novità.

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