“Abbiamo letto con favore la proposta presentata dal Ministro Orlando di un polo formativo in Arsenale. Se la proposta del Ministro non prevedesse la consegna dei fondi del PNNR ai privati, ma riflettesse un progetto politico di ampio respiro con un disegno preciso di città da realizzare da parte dell’amministrazione, ci troverebbe addirittura entusiasti”. Così in una nota La Spezia in Azione. “In questo momento – proseguono i calendiani spezzini – è fondamentale un progetto, che tenga conto di come la digitalizzazione e robotizzazione stiano influenzando il mondo del lavoro che fino ad oggi abbiamo conosciuto. Sarebbe importante però, che non andassero perdute alcune arti manuali che si sono tramandate nel tempo grazie ai nostri nonni. Per questo motivo nel nostro programma, abbiamo già previsto una ‘scuola dei mestieri’ che possa fare della città un importante polo artigianale, utilizzando anche le esperienze professionali storiche presenti ancora in Arsenale e sul nostro territorio. La nostra scuola dei mestieri, rientra in un progetto politico di rifondazione strutturale dei servizi e riguarda le arti dei falegnami, ceramisti, fabbri, oltreché tutte quelle figure che ormai stanno sparendo. Lavoro e studio vanno di pari passo, per questo se vogliamo diventare una città universitaria per davvero, perché non utilizzare alcuni edifici nell’area dell’Arsenale per aumentare gli alloggi studenteschi, siamo certi che l’Ammiragliato sarebbe fiero di farsi mecenate degli studi e
dell’artigianato, concedendoci la possibilità di ristrutturare e utilizzare i suoi edifici storici in questo senso”.
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