C’è ancora il condizionale, ma ora Termomeccanica esce allo scoperto: “Stiamo verificando le possibili sinergie di una messa in comune delle rispettive capacità operative”. Il partner è Trillium-Gabbioneta di Nova Milanese, con un business “complementare” a quello della storica fabbrica spezzina nel settore delle pompe industriali. “Tale interlocuzione è ancora in corso, e come inevitabile in queste circostanze, le trattative sono vincolate da impegni di stretta riservatezza, necessaria per non determinare apprensioni e incertezze ingiustificate tra le filiere di fornitori, clienti e soggetti finanziari impegnati nel sostegno delle aziende coinvolte”, ha fatto sapere l’azienda nelle scorse ore con una nota ufficiale.
La comunicazione corrobora l’ipotesi che la chiusura sia ormai prossima, cerca di dare un perimetro alle anticipazioni di stampa e soprattutto di rassicurare i portatori di interesse. Via del Molo parla di “rafforzamento competitivo e di sinergia industriale”, di sviluppo comune, ma soprattutto “piena continuità occupazionale e di tutte le condizioni contrattuali in essere”. La parte più delicata di tutto il discorso, che secondo Termomeccanica è declinato “tra due aziende complementari per linea di prodotto e mercato”.
Infine, dei “profili essenziali di una possibile intesa tra Trillium-Gabbioneta e TMP”, sono già state rese edotte sia le segreterie provinciali di Cgil, Cisl e Uil che le istituzioni locali secondo quanto affermato dall’azienda. “Nello spirito collaborativo che ha sempre caratterizzato i rapporti dell’attuale gestione con il sindacato”.