Il tasso di sensibilità democratica e di apertura alla libera partecipazione di una Amministrazione Comunale si misura anche dalle piccole cose.
Fra qualche giorno a Sarzana si procederà al rinnovo delle Consulte Territoriali (un tempo si chiamavano Comitati di Quartiere).
Entro oggi ci si doveva dichiarare aspiranti componenti delle stesse mediante un modulo predisposto dall’Amministrazione Comunale che si compilava e si inoltrava al Comune o via PEC o consegnandolo personalmente all’ufficio protocollo del Comune. Nei quartieri in cui il numero di adesioni non ha superato il numero dei ‘seggi’ tutti gli aspiranti dovrebbero risultare ‘eletti’. Dove invece il numero di candidati è stato superiore a quello dei componenti della Consulta (Centro Storico e Grisei – Santa Caterina) si procederà ad elezioni da parte dei cittadini.
Nel modulo predisposto dall’Amministrazione si richiedeva fra l’altro all’aspirante membro della Consulta Territoriale di redigere “brevi note personali”, ulteriori rispetto all’indicazione delle proprie generalità e dei propri recapiti.
La cosa è davvero curiosa. Che significa “brevi note personali”? E soprattutto quale rilievo potrebbero avere tali note?
Appare insomma una indicazione talmente generica e insignificante da aver indotto molti degli interessati ad ignorarla.
E invece le istruzioni date dall’Amministrazione agli uffici comunali competenti erano quelle di considerare le adesioni sprovviste di quelle “brevi note personali” come non valide, irricevibili, e questo si sono sentiti rispondere i pochi che hanno ritenuto di chiedere lumi al riguardo in Comune. Lo ha stabilito il nuovo regolamento delle Consulte voluto dalla Destra.
Insomma, sul proprio conto bisognava inesorabilmente scrivere qualcosa.
Dunque tutti coloro che si sono candidati e che hanno ritenuto – del tutto ragionevolmente – di non scrivere alcuna “breve nota personale”, rischiano, all’esito della verifica degli uffici, di rimanere fuori.
È un bel mistero, una bella assurdità.
E si affacciano varie spiegazioni. La meno inquietante delle quali è che sia l’ennesimo pasticcio dell’Amministrazione Ponzanelli.
Vico Ricci
Segretario PD Sarzana
