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Sparò contro i carabinieri con un fucile semiautomatico rubato: arrestato per tentato omicidio

Tutto è cominciato nella fredda notte del 5 gennaio 2021, a Santo Stefano Magra, quando due militari di pattuglia, per alcuni controlli stradali, udirono chiaramente un colpo di arma da fuoco a pochissima distanza da loro.

Una gazzella dei carabinieri

Sparò contro i carabinieri con un fucile rubato. Adesso per un 43enne sono scattate le manette ai polsi è l’accusa è pesantissima: tentato omicidio. Tutto è cominciato nella fredda notte del 5 gennaio 2021, a Santo Stefano Magra, quando due militari di pattuglia, per alcuni controlli stradali, udirono chiaramente un colpo di arma da fuoco a pochissima distanza da loro.
Se le indagini nelle loro fasi successive hanno rivelato che si trattava di un fucile semi automatico, in quei contitati momenti riuscirono a notare una sagoma saltare giù dal balcone di un palazzo e fuggire velocemente. Le prime indagini fecero concentrare l’attenzione su un 43enne italiano già noto alle forze dell’ordine per i suoi numerosi precedenti, che abita proprio nel palazzo da cui verosimilmente era partito il colpo, che per fortuna, pur avendo colpito a breve distanza da loro, non raggiunto i due Carabinieri.
“Dopo pochi giorni i carabinieri della Compagnia di Sarzana avevano eseguito una perquisizione a casa dell’uomo, che nel frattempo vi era rientrato dopo un periodo in cui si era reso irreperibile – si legge in una nota dell’Arma -: il sospettato si dimostrò risentito, lamentando che gli era stata distrutta la porta di casa e che l’appartamento gli sarebbe stato messo a soqquadro”.
“Nel frattempo le indagini sono minuziosamente continuate e i vari indizi raccolti dagli inquirenti non hanno fatto che confermare i sospetti sul 43enne: sono state compiute attività tecniche e rilievi, nonché vari esami balistici realizzati anche grazie all’ausilio dei colleghi del R.I.S. di Parma – prosegue la nota -. Alla fine tutti gli elementi raccolti e le tesi degli inquirenti hanno trovato pieno riscontro presso il Gip della Spezia: l’uomo è stato ritenuto colpevole del tentato omicidio dell’equipaggio in servizio la notte del 5 gennaio, compiuto con un fucile rinvenuto la sera stessa a pochi metri dal luogo dove fu esploso il colpo e del quale in casa dell’uomo furono trovati dai militari delle cartucce perfettamente compatibili; ulteriori indagini hanno permesso anche di accertare che l’arma sotto accusa fu asportata durante un furto commesso a Sarzana alcuni anni fa, il che è costato all’indagato un’ulteriore denuncia per ricettazione, detenzione e porto abusivo di armi”.
“Questa mattina, alle prime luci dell’alba – conclude la nota dei carabinieri -, i militari dell’Aliquota radiomobile hanno nuovamente bussato alla porta dell’uomo e lo hanno tratto in arresto, accompagnandolo presso la casa circondariale della Spezia”.

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