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Le reazioni del mondo della politica

Marco Russo vince al ballottaggio, Savona torna al centrosinistra

Il nuovo sindaco chiude al 62,2%, Schirru si ferma al 37,8%. La gioia di Sansa: "E' l'inizio di una nuova Liguria", la delusione di Toti: "Vittoria netta". Benifei: "Una bella giornata".

Marco Russo

Dopo il ballottaggio Marco Russo, candidato del centrosinistra, è stato eletto nuovo sindaco di Savona con il 62,2% dei voti sull’esponente del centrodestra Angelo Schirru che si è fermato al 37,8%. Un’affermazione netta dunque quella dell’esponente sostenuto dalla coalizione guidata da Articolo Uno-Pd (con Patto per Savona, Riformiamo Savona, Sinistra per Savona), che ha subito ricevuto i complimenti del capogruppo dell’opposizione in Consiglio Regionale Ferruccio Sansa che ha parlato “dell’inizio di una nuova Liguria. Oggi – ha scritto – è soltanto l’inizio perché l’esperienza di Savona ci indica la strada per affrontare le sfide di Genova e La Spezia della prossima primavera. E segna la via anche per il resto dell’Italia, dove si vorranno proporre esperienze capaci di unire uno spirito civico e una tradizione politica”.

“Ho voluto chiamare personalmente il neo eletto sindaco di Savona Marco Russo – ha affermato invece il presidente della Regione Giovanni Toti – che ha ottenuto una vittoria netta al ballottaggio, per fargli i miei complimenti e augurargli buon lavoro. Sono certo che con la sua amministrazione comunale lavoreremo insieme con grande collaborazione per affrontare le questioni e le grandi sfide che riguardano il territorio savonese e l’ho invitato per un incontro, appena sarà possibile. Rivolgo al contempo il mio ringraziamento al candidato della coalizione di centrodestra Angelo Schirru, per l’impegno profuso nella campagna elettorale, con grande spirito di servizio. Un pensiero anche a tutte le persone che si sono impegnate in questa campagna elettorale a cui va un caloroso abbraccio”.

“Oggi è una bella giornata per Savona e per la Liguria e una brutta giornata per Toti e per la destra – commenta invece l’europarlamentare ligure Brando Benifei, capodelegazione Pd – Marco Russo ha vinto con una coalizione ampia e credibile e ha battuto una destra litigiosa, divisa su tutto, che litiga per il potere tanto a Savona quanto nel resto della Liguria, senza nessuna visione per il futuro dei nostri territori e della nostra Regione, che infatti inizia a dire basta anche nelle urne. A Marco Russo e a tutta la squadra che amministrerà con lui Savona nei prossimi cinque anni i migliori auguri di buon lavoro e un impegno di piena e proficua collaborazione”.

“La vittoria di Marco Russo a Savona è importante e bella. Dopo anni il centrosinistra torna a governare un Comune capoluogo in Liguria. Da qui si può ripartire con la stessa capacità di pensare al futuro, proponendo una idea di città e con la stessa larga alleanza di centrosinistra e civica, sulla cui unità si è costruito questo successo”. Dichiara invece il senatore Franco Mirabelli, Vicepresidente del Gruppo PD al Senato e Commissario Provinciale del PD a Savona, commentando il risultato elettorale del ballottaggio.

”Il centro sinistra torna protagonista in Liguria con la vittoria in un capoluogo di provincia dopo tanto tempo. Innovazione, partecipazione e inclusione sono stati gli ingredienti che hanno portato alla vittoria di Marco Russo a Savona. È un segnale molto importante perchè i cittadini sanno che il centro sinistra può costruire proposte condivise, partecipate e solide, mentre la destra è frammentata e litigiosa”, così il Gruppo del Partito Democratico in Regione dopo la vittoria di Marco Russo, nuovo sindaco Savona.
”Si tratta di un grande segnale: il vento sta cambiando a livello nazionale, con una straordinaria affermazione del centrosinistra. E lo sta facendo anche in Liguria. Complimenti a Marco Russo e al suo percorso, che ha messo al centro Savona e una proposta concreta per i cittadini: un buon esempio da cui partire per continuare a far cambiare il vento. Uniti si vince”.

“I risultati del ballottaggio a Savona impongono una riflessione. Quando si perde si perde tutti: non è utile ricercare colpe e scaricare responsabilità su alleati o candidati. Il Centrodestra in Liguria dovrebbe recuperare lo spirito e l’entusiasmo del 2015, quando tutte le realtà si sentivano coinvolte e valorizzate nella proposta politica, con pari dignità, indipendentemente dal peso che ciascuna forza portava con sé. La scelta di fare la corsa ad essere i primi della coalizione non paga, soprattutto se la stessa coalizione perde. Questo comportamento piuttosto ingenera tensioni e divisioni tra gli alleati. Ci auguriamo che il Presidente Toti per l’autorevolezza e il ruolo che ricopre recuperi la sua funzione di federatore e torni ad essere il presidente di tutti e non l’uomo di parte”. E’ quanto dichiara in una nota Andrea Costa, Sottosegretario di Stato alla Salute e leader di Liguria Popolare.

 

 

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