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Le motivazioni

“Non fingeremo di passare la notte con i senza fissa dimora perché siamo con loro ogni giorno”

Dall'Ambulatorio di strada una scelta particolare in occasione della Notte dei senza fissa dimora. Il gruppo di associazioni spiega: "Noi volontari abbiamo concordato che non abbiamo bisogno di simulare una notte per senza dimora con loro, perché li accogliamo ed ascoltiamo tutti i giorni nelle nostre mense dove distribuiamo i pasti che in questo momento consumano per strada, a causa delle norme di sicurezza anti Covid"

Ambulatorio di strada

“Non faremo finta di passare la notte con i senza fissa dimora, anche perché chi partecipa a queste manifestazioni, poi torna tranquillamente nel suo letto caldo”. E’ il messaggio, forte, lanciato dall’Ambulatorio di strada della Spezia in occasione della nottata che, a livello nazionale, riunisce le organizzazioni che si occupano di senza dimora, coordinate da Insieme nelle Terre di Mezzo Onlus. Per il 17 ottobre propongono un’iniziativa per sensibilizzare la cittadinanza sul tema della povertà estrema e dell’emarginazione sociale “La notte dei senza fissa dimora”.

Ma alla Spezia viene fatta una scelta particolare, infatti, non ci saranno manifestazioni simboliche, ma la divulgazione di uno scritto firmato dal gruppo che rappresenta l’ambulatorio di strada “Se non puoi ti vengo a cercare”.  Si tratta di un presidio che si mette regolarmente a disposizione degli ultimi con servizi medici, fa tamponi e vaccini.

Dall’ambulatorio di strada della Spezia spiegano: “Noi volontari abbiamo concordato che non abbiamo bisogno di simulare una notte per senza dimora con loro, perché li accogliamo ed ascoltiamo tutti i giorni nelle nostre mense dove distribuiamo i pasti che in questo momento consumano per strada, a causa delle norme di sicurezza anti Covid; nei luoghi dove diamo loro la possibilità di fare docce o lavare i loro indumenti, dove distribuiamo indumenti e medicine; nei centri di ascolto ed accompagnamento alla ricerca della risoluzione o per lo meno dell’attenuazione dei loro problemi; li raggiungiamo con le unità di strada che girano la notte per consegnare pasti, coperte, giacconi”.

“La Spezia è una città viva, accogliente, attenta ed utilizzeremo solo questo scritto per dire tutto questo a chi si gira dall’altra parte e si accorge che ci sono persone fragili solo se richiamate da una manifestazione eclatante – proseguono – , o perché arriva una festività per cui dobbiamo essere tutti più buoni”.

Un giorno come un altro per l’ambulatorio: l’impegno quotidiano. “Vi diamo solo uno spaccato di alcune delle novità successe in città in questa settimana che si è conclusa ieri con la Notte dei senza dimora – raccontano -. Lunedì mattina l’ambulatorio di strada era nell’oratorio dei Salesiani come al solito con tutto il personale volontario composto da medici, infermieri e volontari del sociale. Ma giovedì mattina era eccezionalmente sul piazzale della Stazione a disposizione dei senza dimora per somministrare loro i vaccini anti Covid in collaborazione con il personale dell’Asl 5; e poche ore dopo il camper ha ripreso la sua attività di assistenza socio sanitaria rivolta a coloro che sono in difficoltà anche con un turno pomeridiano, come era prima del Covid. Sarà infatti sul piazzale della stazione della Spezia tutti i giovedì pomeriggio. Infine completeremo le uscite con una presenza itinerante sul territorio spezzino iniziando mercoledì 27 ottobre, per poi continuare tutti gli ultimi mercoledì dei mesi a venire, muovendo l’ambulatorio di strada su ruote per le vie della città al seguito dell’unità di strada della Pubblica assistenza, nel rispetto del nome che porta questo progetto: “Se non puoi, ti vengo a cercare”.

Il progetto dell’ambulatorio è voluto dal Tavolo delle povertà e ha come firmatari Comune della Spezia, Acli, Agesci, Asp Pubblica assistenza della Spezia, Associazione titolari di farmacie  della Spezia, Auser,  Buon mercato; Chiesa cristiana evangelica, Cgil, Consigliere al lavoro, Coop Buon fine, gruppo volontariato vincenziano, Colazioni col sorriso, Lega consumatori della Spezia, Missione 2000, Masci,  Obiettivo famiglia, Ordine dei Medici chirurghi e odontoiatri, Ordine delle professioni infermieristiche spezzino, Arsenale della pace Sermig;  Vivere insieme e con la collaborazione della Caritas della diocesi della Spezia.

“Anche in questo modo alla Spezia – conclude la nota – rivolgiamo l’attenzione sulla realtà delle persone che non hanno dimora, convinti come siamo che questa condizione complessa non implica solo la mancanza di abitazione, ma anche di comunità, di relazioni e di sicurezza”.

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