Snellire il processo di verifica del green pass con poche mosse mirate. Per evitare quello che molti dipendenti della Difesa hanno lamentato questa mattina: una lunga attesa prima di poter varcare i cancelli di Porta Ospedale. Se l’introduzione della certificazione verde obbligatoria non ha generato momenti di protesta all’interno dell’arsenale della Marina Militare, qualche disagio si è manifestato invece nello svolgimento delle operazioni ai varchi d’ingresso. FLP Difesa, sindacato dei civili, ha scritto oggi al Capo di Stato Maggiore della Marina attraverso il rappresentante provinciale Christian Palladino. Una missiva urgente per illustrare gli “enormi disagi per i dipendenti e per la cittadinanza”, il “blocco della viabilità” causato dalle “interminabili code” che si sono creati sul controviale di Viale Fieschi e, di conseguenza, riverberate sull’importante asse Ponente-Levante della città. Il traffico mattutino non è una novità qui, ma la situazione è peggiorata.
La procedura, che coinvolge circa seicento lavoratori diretti più l’indotto, prevede di mostrare green pass e documento di riconoscimento. Tra le ipotesi, peraltro già discusse negli scorsi giorni, quella di attuare questo passaggio all’interno degli uffici dei capizona invece che ai varchi. Non solo. “Chiediamo che vengano attuati tutti gli interventi possibili, a partire dall’estensione delle fasce orarie di ingresso, peraltro contrattualmente previste – scrive il sindacalista -, la piena operabilità della figura mobility manager ed infine una maggiore presenza del personale ASV ai varchi attraverso anche il rientro dei colleghi che prestano servizio presso lo stabilimento balneare di Maralunga. Quest’ultima considerazione andrebbe a concretizzare anche l’apertura di Porta Marola e Porta Sprugola”. La forchetta oraria più delicata è indicata tra le 7.30 e le 8.30. Oggi c’è chi ha lamentato un’attesa di oltre 45 minuti prima di poter accedere al posto di lavoro.
