Tampone gratuito per chi deve andare a lavorare e ha effettuato la prima dose in attesa del Green pass. Poi, resteranno aperti gli hub vaccinali in tutte le Asl sia il sabato che la domenica per garantire il servizio per le entrate del lunedì. Sono questi i punti evidenziati dal presidente della Regione Liguria in una conferenza stampa nella quale sono stati comunicati i primi provvedimenti in vista dell’entrata in vigore del Green pass, nei luoghi di lavoro, al termine di un incontro con i vertici regionali di Cgil, Cisl e Uil. In queste ore Giovanni Toti firmerà un’ordinanza dove verranno elencati anche gli hub a disposizione per agevolare le procedure a partire da domani. Toti ha spiegato: “Abbiamo affrontato le problematiche e ho ribadito tutto il mio apprezzamento per il senso di responsabilità che stanno dimostrando per la tutela dei lavoratori e la loro salute”.
“Siamo confidenti di riuscire a rispondere a un volume di richieste imponente – ha aggiunto Toti -. Di fronte a una serie di misure parcellizzate che gli enti stanno prendendo, come Regione Liguria firmerò un’ordinanza: riteniamo sia opportuno agire in modo coerente. Il tampone è uno strumento residuale salvo per chi non può vaccinarsi. Chi ha fatto una sola dose avrà il tampone gratuito fino a quando non avrà il green pass sul telefonino. Non sconfessa la gerarchia di considerare i vaccini e chi caricare su chi si è vaccinato. Riteniamo che possa essere uno scivolo morbido per entrare. Resteranno aperti gli hub in tutte le aziende sanitarie del territorio sia il sabato e la domenica. La sanità pubblica garantirà un servizio. Quali lo faranno verranno comunicati in giornata”.
Fulvia Veirana di Cgil ha commentato: “Questo incontro ha risposto a un’esigenza. Il punto al quale siamo arrivati è importante e consente la gratuità dei tamponi per chi si vuole vaccinare. La campagna ha garantito la tutela dei lavoratori e del lavoro stesso. Estendere la capacità di effettuare i tamponi darà maggiori garanzie”.
Dalla Cisl Luca Mastrepieri ha detto: “Dovevamo fare qualcosa per aprire una fase importante per domani. Serviva una situazione che poteva essere una fonte di stress per tutti. E’ un incentivo anche per i lavoratori indecisi sulle vaccinazioni. Abbiamo fatto una scelta di campo: la vaccinazione. Abbiamo sensibilizzato anche le aziende come strumento contro la pandemia. Se le aziende sono aperte è anche per questo motivo. Con Regione oggi abbiamo visto la disponibilità di rispondere alle esigenze senza alimentare scontri. Noi siamo per tenere insieme il mondo del lavoro coerentemente. Pagare il tampone a chi si vaccina è giusto. Definiremo gli ultimi dettagli e senz’altro è una risposta coerente e importante”.
Mario Ghini di Uil ha aggiunto: “Abbiamo coperto un’area grigia. La responsabilità della Regione e del presidente è stata dimostrata. La partita però non è chiusa e andremo avanti perché bisogna andare avanti sulla ripresa. Dobbiamo dare le condizioni migliori per poter lavorare. Abbiamo evitato un blocco che domani rischiava di accentuarsi”.
