Anche i new jersey che delimitavano l’area dei lavori sono stati rimossi questa mattina. La radice di Molo Italia si presenta dunque con il suo nuovo vestito, fatto di sampietrini e una fila di giovani palme, che sostituisce l’asfalto stradale reminiscenza di quando lì si andava liberamente in auto. Il degno raccordo tra la vecchia Passeggiata Morin, ed il suo calpestìo di pietre conciate, e il futuro Largo Fiorillo con la sua fontana in corso di progettazione.
Una zona che, nel giro di qualche anno, dovrebbe diventare il cuscinetto tra il lungomare storico e quello moderno, che sorgerà su Calata Paita. Già oggi per la verità rappresenta il primo approccio con la città per migliaia di crocieristi in sbarco da Molo Garibaldi. L’Autorità di sistema portuale del Mar Ligure orientale ha portato a termine nel giro di qualche mese un’opera di abbellimento generale, che ha riguardato anche la zona antistante il comando della Capitaneria di porto lato mare e il molo che ospita le unità della Guardia di Finanza. Qui, oltre ai sampietrini, anche una fila di fioriere che offrono un po’ di colore.
Dal mare verso l’interno. L’altro ingresso alla città, quello di chi arriva attraverso la stazione ferroviaria, attende invece un’opera di ripristino generale. E’ Via del Prione, reduce dagli interventi di rattoppo del 2019, che non hanno mancato di sollevare qualche polemica per la poca armonia con la pavimentazione esistente. Pavimentazione che non ha retto alla prova del tempo e che va sostituita in più punti. Il progetto definitivo per cancellare quantomeno le parti più ammalorate è stato approvato a luglio e costerà 200mila euro. Riguarderà il ripristino di 400mq di pavimentazione. La nuova posa sarà di blocchi in pietra di Matraia, che promette di essere più longeva della precedente.