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Il progetto

Oltre cinquanta alloggi e un cuore verde nell’area dell’ex ospedale San Bartolomeo

La terza iniziativa spezzina del Fondo Housing Sociale Liguria presentata stamani a Sarzana.

Fra un quattro, cinque anni l’area dell’ex ospedale San Bartolomeo di Sarzana avrà un volto nuovo, figlio di una sostanziosa trasformazione urbanistica che darà vita a un complesso residenziale di housing sociale, con unità immobiliari, di classe energetica superiore alla A, di varia tipologia e metratura per andare incontro a diverse esigenze, quali quelle di giovani coppie o famiglie con figli. Il progetto, presentato alla conferenza stampa organizzata stamani in sala consiliare, è la terza iniziativa di sviluppo del Fondo Housing Sociale Liguria sul territorio spezzino (le altre due sono nel capoluogo: a Bragarina e nell’area delle ex-fornaci Acam in Via Fontevivo); un investimento da circa 10 milioni di euro che viene realizzato con risorse di Cassa Depositi e Prestiti e delle principali fondazioni bancarie del territorio. Con delibera 270, la giunta comunale guidata dalla sindaca Cristina Ponzanelli ha approvato lo schema di convenzione con Dea Capital Real Estate Sgr per la realizzazione delle opere di urbanizzazione in questione. “L’intervento – ha affermato la prima cittadina – prevede la restituzione alla collettività dell’area ex ospedale dietro la Casa della salute, questo attraverso la creazione di verde pubblico, parcheggi, attività commerciali, valorizzazione dell’edificio storico principale e soprattutto la creazione di 51 alloggi in social housing, rientranti cioè in un programma integrato di interventi che ha l’obiettivo di offrire una soluzione a quanti non riescono a soddisfare il proprio bisogno abitativo sul mercato, per ragioni economiche, come canoni troppo alti, o per l’assenza di un’offerta adeguata, ma non si trovano in situazioni di disagio tali da poter accedere al sostegno di natura pubblica. Il progetto arriverà in consiglio comunale, sia per questioni di competenza dell’aula, sia per la volontà di condividere con l’assemblea un passaggio così importante”. Fra i punti qualificanti il progetto, oltre agli alloggi, ci sono la continuità del linguaggio architettonico nel tessuto urbano, la corte interna che garantirà un’importante dotazione di spazi per la socializzazione, nuovi percorsi pedonali che collegheranno il giardino interno con i marciapiedi di Via San Francesco e Via della Croce, la realizzazione di 15 parcheggi pubblici e 6 unità adibite ad esercizi di vicinato; per l’area è altresì prevista la riqualificazione dell’illuminazione pubblica. Verrà meno l’attuale cinta muraria, eccezion fatta per il tratto che dà sulla Croce, sul quale è affissa una lapide che ricorda otto vittime del fascismo; tale spazio sarà preservato e valorizzato. L’intervento, queste le stime sui tempi di realizzazione, prevederebbe il via ai cantieri a inizio 2023, per un totale di 24-36 mesi di lavori.

“Il Fondo Housing Sociale Liguria – ha affermato Andrea Corradino, presidente di Fondazione Carispezia – nasce dall’idea di dare risposte a esigenze abitative, operando altresì delle trasformazioni urbanistiche, con soluzioni sostenibili, di qualità e ben inserite nel contesto. Dal 2014, da quando è attivo il Fondo housing sociale Liguria, Fondazione Carispezia ha investito 10 milioni di euro sul territorio, che hanno creato un volano da 50 milioni. Nel 2019 è stato ultimato l’intervento a Bragarina, da 69 unità, e ha preso il via l’iniziativa in Via Fontevivo, ex area Acam, da 146 unità”. “La vicinanza agli enti locali – ha affermato Matteo Melley, membro Cda di Cdp – è connaturata all’origine di Cassa depositi e prestiti, che ha nel suo Dna l’edilizia sociale, nonché l’innovazione: innovativo è il sistema finanziario dei fondi immobiliari, alla base del progetto, una riqualificazione urbana nel cuore della città. Il rilievo sociale del progetto è consentito dal fatto che i soldi investiti ‘costano’ poco. Le fondazioni e Cdp accettano un rendimento massimo del 3 per cento, molto inferiore a quel 7-8 a cui tende qualunque investitore immobiliare. Si accetta un rendimento limitato per permettere prezzi di locazione e vendita calmierati”. “Da dieci anni a questa parte – così Stefano Gianini di Investimenti FIA e FNAS-CDP Immobiliare SGR (Gruppo Cassa Depositi e Prestiti) – Cdp sul fronte housing sociale ha creato un settore che prima non esisteva. Abbiamo costituito un fondo di investimento per l’abitare in cui è fondamentale la partecipazione locale, soprattutto da parte delle fondazioni bancarie. Ora in Liguria contiamo 6 interventi, in Italia complessivamente sono 270. Viene coperta una vasta gamma di fabbisogni legati all’abitazione, dai posti letto per gli studenti a iniziative rivolte agli anziani”. “Questa nuova iniziativa del Fondo Housing Sociale Liguria è frutto di una stretta collaborazione tra i vari attori coinvolti, tra privato e pubblico, collaborazione che rende possibili progetti che hanno una valenza non solo economica ma anche sociale”, ha sottolineato Gloria Bonavita, Fund Manager Fondo Housing Sociale Liguria- DeA Capital Real Estate SGR, che ha poi illustrato l’operato ligure del Fondo.

Quindi parola all’architetto Andrea Zampichelli, che ha illustrato le linee generali del progetto. “Si possono individuare sei punti fondamentali del progetto – ha spiegato -. L’inserimento nel contesto attraverso una variazione altimetrica e cromatica tipica dei caratteri edilizi locali; il verde pubblico della corte interna, luogo di incontro e relazione a disposizione sia dei residenti che dei cittadini, con elementi di arredo che incentiveranno la socialità; permeabilità, attraverso nuovi percorsi pedonali che connetteranno il giardino interno con i marciapiedi di Via San Francesco e Via della Croce; memoria, in quanto il progetto prevede di riportare l’edificio storico presente nell’area, ora non più riconoscibile, alla sagoma originaria ripristinando altresì i fronti con elementi compositivi similari a quelli esistenti nell’edificio principale; parcheggi pubblici, che in tutto saranno 15, adiacenti il centro storico; esercizi di vicinato, che costituiranno polo attrattore dando valore alle vie San Francesco e della Croce, riqualificate anche grazie a un nuovo sistema di illuminazione pubblica”.

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