Parte dalla morte del protagonista che non sarà mai in scena e da alcune lettere, autentiche dichiarazioni d’amore nei confronti di un altro uomo, “Le ferite del vento” la prima coproduzione del Teatro civico con Società per attori che andrà in scena l’11, il 12 e il 13 febbraio. L’anteprima nazionale sarà alla Spezia e la prima nazionale al Teatro dell’Elfo di Milano: uno dei palchi più ambiti e fulcro del mondo culturale italiano.
“Le ferite del vento” dopo queste prime uscite girerà per l’Italia. La storia parte da una triste circostanza: Davide, interpretato da Matteo Taranto, perde il padre dovrà a farsi carico di tutte le incombenze pendenti. Frugando fra una montagna di carte, il giovane trova, però, qualcosa di inatteso, lettere d’amore indirizzate ad un uomo. Sconcertato dalla scoperta, Davide decide di andare a far visita al presunto amante del padre. L’incontro con questo anziano signore, interpretato da Cochi Ponzoni, gli darà modo di scoprire verità mai immaginate.
“Un racconto intenso, fatto di emozioni che ci narrano della bellezza e dello stupore quando, fuggendo dagli stereotipi, viene rimesso in gioco il significato delle parole figlio e padre”, sottolinea il regista Alessio Pizzech.
“Le ferite del vento” è tra gli spettacoli in abbonamento del Teatro civico e a parlarne è Matteo Taranto, vice presidente della Commissione di direzione artistica nonché figura centrale dello spettacolo che andrà in scena a febbraio.
“Questo spettacolo ha alla sua base grande poesia e delicatezza dal sapore almodovariano – spiega Matteo Taranto -. L’intera vicenda è avvolta nel mistero e tutto ruota attorno a una persona che non c’è. Il mio personaggio dovrà rimettere insieme il passato del padre, per lui oscuro. Sarà interessantissimo il conflitto che si viene a creare tra i personaggi in scena”.
Una coproduzione di questa portata, alla Spezia, rappresenta un primato e il coordinatore Taranto ha espresso la volontà di spalancare le porte del teatro a chi vorrà assistere alla costruzione dello spettacolo in tutti i suoi aspetti.
“Nel massimo rispetto delle norme vigenti vogliamo dare questa possibilità – ha aggiunto -. E’ sempre stato uno dei nostri obiettivi non limitare il teatro della città come contenitore di spettacoli. Vogliamo fare un passo in più: farlo diventare un cantiere civico a tutti gli effetti. Assieme al regista Alessio Pizzech e a Cochi Ponzoni condividiamo questo obiettivo. Infatti c’è ampia disponibilità a voler mostrare, soprattutto agli studenti ma anche al resto della cittadinanza, la costruzione di uno spettacolo. Nelle grandi città questa è una consuetudine, alla Spezia mancava. Vogliamo partire dalla lettura del copione fino ad compiere tutti i passi necessari per arrivare alla messa in scena”.