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Da venerdì niente green pass significa sospensione dello stipendio. Toti: “La soluzione è il vaccino non il tampone”

Le linee guida dei ministri Brunetta e Speranza prevede che l'obbligo si applichi "oltre che al personale dipendente, anche a qualunque altro soggetto intenda entrare in un ufficio pubblico esclusi gli utenti". Inclusi i visitatori e le autorità politiche o i componenti delle giunte e delle assemblee delle autonomie locali e regionali. Toti: "Continuate a vaccinarvi, per i tamponi c'è un prezzo calmierato deciso dal Governo".

Comune e Provincia della Spezia

Conto alla rovescia per l’introduzione del green pass obbligatorio nei luoghi di lavoro. In attesa delle linee guida per i controlli da effettuare nelle aziende private, il governo Draghi ha già pubblicato le modalità da adottare negli uffici pubblici a partire da venerdì 15 ottobre. I ministri per la Pubblica amministrazione, Renato Brunetta, e della Salute, Roberto Speranza, hanno fornito alle oltre 32.000 amministrazioni pubbliche italiane le indicazioni per  un omogeneo svolgimento delle attività di verifica della certificazione verde. L’obbligo si applica, oltre che al personale dipendente, anche a qualunque altro soggetto intenda entrare in un ufficio pubblico esclusi gli utenti. Sono inclusi nell’obbligo i visitatori e le autorità politiche o i componenti delle  giunte e delle assemblee delle autonomie locali e regionali, come pure qualsiasi lavoratore che si rechi in un ufficio per svolgere un’attività propria o per conto del suo datore di lavoro (gli addetti alla manutenzione, i baristi all’interno degli spacci, i  fornitori, i corrieri ecc.). Non sono consentite deroghe.
Dall’obbligo di green pass sono esclusi soltanto gli esenti dalla campagna vaccinale sulla base di idonea certificazione medica rilasciata secondo i criteri definiti con circolare del ministero della Salute. Il possesso del green pass non fa peraltro venire meno gli obblighi di isolamento e di comunicazione a cui è tenuto chi dovesse contrarre il Covid19 o trovarsi in quarantena.

Piazza Verdi

Ciascuna amministrazione è autonoma nell’organizzare i controlli. “È auspicabile, tuttavia, che vengano utilizzate modalità di accertamento che non determinino ritardi o code all’ingresso e che siano compatibili con la disciplina in materia di  privacy. L’accertamento potrà essere svolto giornalmente e preferibilmente all’accesso della struttura, ovvero a campione (in misura non inferiore al 20% del personale presente in servizio e con un criterio di rotazione) o a tappeto, con o senza l’ausilio di sistemi automatici”. Si apre alla verifica automatizzata del green pass. “Saranno rese disponibili in tempo utile specifiche funzionalità per la verifica automatizzata dei green pass da parte delle amministrazioni. Sarà consentito, in caso di malfunzionamento di tali soluzioni, l’utilizzo dell’applicazione “VerificaC19”, disponibile gratuitamente sulle principali piattaforme per la distribuzione delle applicazioni sui dispositivi mobili”. È previsto per le attività che necessitano pianificazione e programmazione anche di turni (es. trasporto quali treni, autobus, traghetti, funicolari ecc.), che il datore di lavoro possa richiedere ai soggetti obbligati a rendere le comunicazioni sul green  pass di farlo con un anticipo (non superiore alle 48 ore) strettamente necessario a soddisfare le esigenze organizzative e a garantire un’efficace programmazione del lavoro. 

Il palazzo dell'Inps

E per chi non ha il green pass?Il lavoratore senza green pass non potrà accedere o sarà allontanato dal luogo di  lavoro e sarà considerato assente ingiustificato, con perdita della retribuzione e di ogni altro emolumento, fino alla esibizione della certificazione verde”.
Le linee guida contengono anche indicazioni affinché le amministrazioni, attraverso i mobility manager, con particolare attenzione alle grandi città, predispongano i piani degli spostamenti casalavoro tenendo conto delle disposizioni relative all’ampliamento delle fasce di ingresso e uscita dalle sedi di lavoro, proprio al fine di evitare di concentrare un numero eccessivo di personale a bordo dei mezzi pubblici nelle ore di punta.

“Sicuramente qualche problema ci sarà, ma io credo che le i vantaggi e i benefici che il green pass offre siano assai superiori ai problemi che vivremo certamente nelle prossime ore quando scatterà l’obbligatorietà. Come è noto il Governo ha usato il green pass come grimaldello, anche per incentivare la vaccinazione, pertanto il principale strumento per avere il green pass resta la vaccinazione. Il tampone deve essere considerato uno strumento residuale rispetto al vaccino”. Così a questo proposito si è espresso questa mattina il presidente di Regione Liguria Giovanni Toti: “Il mio invito a tutti i lavoratori è di continuare a vaccinarsi e di farlo nel più breve tempo possibile – prosegue Toti – Poi i centri tamponi sono diffusi in tutta la Liguria e abbiamo una capacità di tamponi molto importante in questa regione, c’è un prezzo calmierato deciso dal Governo, ci sono accordi tra sindacati e mondo delle imprese. Noi come Regione ci siamo, ma ripeto nella consapevolezza che è politica governativa quello di considerare il vaccino la soluzione, e non il tampone”.

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