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Grazzini incalza: “Intorno a Peracchini paleo politica e destra estrema. Il Comune è come Palazzo Salina”

Giovanni Grazzini

“Ho letto con attenzione le recenti dichiarazioni dell’onorevole Gagliardi in cui invita le forze del centrodestra a una riflessione comune sulla necessità, in vista delle prossime elezioni amministrative del Comune della Spezia, di rimanere un fronte unito. Peccato che questa sia una riflessione fatta dopo che lei, Giacomo Giampedrone e tanti altri ancora, dopo averci messo la faccia durante la campagna elettorale, sono stati presi a schiaffi dagli elettori di Ameglia, facendo rimediare a Giovanni Toti una sconfitta la cui notizia ha fatto il giro d’Italia”. E’ Nanni Grazzini che, attraverso un comunicato stampa, parla della situazione politica del centrodestra, come sempre senza peli sulla lingua.

“L’assessore Gagliardi dimentica però che intorno a Peracchini si stanno ritrovando tutti quelli che loro, a cominciare da Toti, prima  scansavano. Da Luigi Grillo a Gino Morgillo, per passare a Loriano Isolabella e Gaetano Russo, con l’aggiunta in ultimo della mosca cocchiera Massimiliano Mammi, capace di portare dentro l’alleanza quella destra estrema che nel Paese sembra manifestare contro tutto e tutti. Insomma – prosegue Grazzini – Palazzo Civico si è  trasformato in Palazzo Salina nelle cui eleganti sale comincia, con la recita del rosario, “Il Gattopardo”. Tutto questo dopo che la residenza estiva di Toti, Ameglia, sembra sempre più simile a quella di Donnafugata dove, nel capolavoro di Tommasi di Lampedusa, si rifugia il principe Salina con la sua corte. Ma al di là della metafora, il dato certo è che con Cambiamo gli elettori oramai hanno chiaro che tutto è cambiato per non cambiare nulla, ultimo la vendita delle azioni Iren con cui finanziare le opere utili alla campagna elettorale di Peracchini. Mi chiedo a questo punto come gli alleati, Lega e Fratelli d’Italia, non abbiano nulla da dire sul fatto che il sindaco della Spezia è sempre più somigliante, anche se certamente non così raffinato, a don Calogero Sedara, sindaco di Donnafugata, vantando frequentazioni della  paleo politica che ha la responsabilità di non aver mai fatto altro che inciuci con la sinistra, lasciandola al governo della città per coltivare interessi personali.  E poi – conclude la nota di Grazzini – hanno il coraggio di dire che Forza Italia e Spezia Popolare vogliono far perdere le prossime elezioni al centrodestra.”

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